I Cobas scoprono e rendono noto un atto aziendale: “Con il protocollo si abolisce il Pronto soccorso. A giugno 2016 via la guardia chirurgica notturna, sospensione degli accessi tramite 118 e avvio della casa della salute”. E lanciano l’appello per una nuova mobilitazione.
I Cobas scoprono e rendono noto un protocollo aziendale relativo all’ospedale Serristori. E denunciano: “A giugno verrà smantellato il pronto soccorso. Continua l’inarrestabile processo di cancellazione dell’Ospedale Serristori quale ospedale di zona con pronto soccorso h24 e sub-intensiva”.
“Ci è pervenuto un documento dell’USL Toscana Centro a firma del Direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica Dr Stefano Michelagnoli nel quale si evidenzia l’intenzione dell’Azienda di affossare definitivamente il Serristori così come era storicamente conosciuto” sottolineano i delegati dei Cobas Andrea Calà e Domenico Mangiola che spiegano: “Il previsto coup de théatre ci regala un crono programma dettagliato di come troverà compimento la mutilazione dell’ospedale per acuti in una struttura ospedaliera che si occuperà di diagnosi e trattamento di patologie a bassa e media complessità. Altro che concentrazione di servizi specialistici a valenza aziendale ed extra aziendale, altro che utilizzazione delle risorse strutturali dell’ospedale per coprire l’esigenze del territorio e ridurre le liste di attesa a livello aziendale”.
La preoccupazione è soprattutto per il destino del pronto soccorso: “Il crono programma parte subito (proseguendo lo smantellamento dei mesi precedenti coperto dalle false affermazioni dei Sindaci del Valdarno fiorentino) abolendo a partire da giugno 2016 la guardia chirurgica notturna anche nei primi tre giorni della settimana e proseguendo con la contestuale sospensione degli accessi tramite 118 dalle ore 19 alle ore 8 al Pronto Soccorso dell’Ospedale Serristori. Gli effetti di questa operazione saranno devastanti sul piano della risposta ai bisogni socio sanitari della popolazione e consentiranno di dirottare le risorse economiche e di personale dell’ospedale altrove”.
“Paradossale – si legge ancora nella nota – è che il Direttore Generale Dr Morello invece di applicare alla lettera il patto territoriale che avrebbe rilanciato l’ospedale nel sottrarsi dagli impegni presi trovi il tempo e il denaro per comprare Villa Ragionieri clinica privata convenzionata di proprietà dell’Unipol che al momento perde più di un milione di euro al mese da quello che si legge sulla stampa. Un vero affaire in salsa PD per cui si rilancia il servizio sanitario pubblico ridimensionandone le strutture e i servizi e si aiuti il privato con i soldi pubblici per fare profitto”.
“Grandi sono le responsabilità della Regione Toscana, dei Sindaci del Valdarno F.no , della direzione Aziendale USL Toscana Centro che per anni hanno preso letteralmente in giro la popolazione, tutto il tessuto associazionistico compreso le assemblee elettive che sono state tenute letteralmente all’oscuro di tutto. Ancora una volta come Cobas e lavoratori dell’Ospedale Serristori ci appelliamo al contesto popolare – associazioni, movimenti, forze sociali e politiche presenti sul territorio – che fino ad oggi hanno difeso l’Ospedale Serristori, la sua funzione e vocazione e l’insieme dei servizi e il suo patrimonio di professionalità, affinché – è l’appello del sindacato di base – la cancellazione di tutto questo non avvenga sulla pelle dei cittadini.