I pendolari lamentano: “Comunicazioni scarse o inesistenti, stazioni saltate senza spiegazioni”. Secondo quanto appreso, sarebbe caduta una linea elettrica fra Laterina e Bucine. Assalto ai pochi treni in orario, stracolmi
Caos, ritardi, cancellazioni e treni presi d'assalto nelle stazioni del Valdarno, in quello che è già diventato un venerdì nero per i pendolari: la causa, un guasto alla linea elettrica ferroviaria fra Laterina e Bucine, una linea aerea di alimentazione che sarebbe caduta generando così problemi su tutta la tratta Arezzo-Firenze. Inizialmente bloccata la Lenta, poi riaperta poco prima delle 9 ma su un solo binario, quello pari.
Le conseguenze sono state molteplici: alcuni treni hanno accumulato ritardi di oltre un'ora, altri, diretti a Firenze, sono rimasti fermi nelle stazioni di Laterina o Ponticino; altri ancora dirottati dalla Lenta alla Direttissima, con ritardi e saltando molte stazioni intermedie, lasciando così i pendolari in attesa (come il 6604 o l'11666). Introdotto anche un autobus sostitutivo fra Montevarchi e Arezzo.
"Oggi il delirio, e noi come sempre si paga", commentano i pendolari valdarnesi, lamentando la confusione più totale nelle stazioni, dove le comunicazioni sarebbero state scarse e non chiare: "Annunci dati alla stazione Campo di Marte e non all'interno del treno, non si sa che succede, se si parte o no", dice il portavoce dei pendolari Da Re. "Il treno 6604 ha saltato alcune stazioni, come ad esempio Bucine, senza nessuna comunicazione. Non è accettabile una gestione così approssimativa", aggiunge un altro pendolare. "Io ho pagato l'abbonamento e ho dovuto prendere la macchina. Ci scusiamo per il disagio", chiude sconsolato un valdarnese.
In un post, il portavoce del Comitato Maurizio Da Re ha riassunto la situazione di questa mattina: "E' inaccettabile che per un guasto alla linea elettrica fra Montevarchi e Laterina, dalle 6.40 di stamani, sia stato un delirio per i pendolari del Valdarno arrivare a Firenze. Il treno simbolo della mattina, il 3164 a 12 carrozze, è rimasto fermo a Ponticino per via del guasto e quindi ha accumulato ritardo su ritardo, fino ad arrivare a S.M.Novella con 100 minuti di ritardo. Il Vivalto 6604 aveva 15 minuti di ritardo nel Valdarno, poi 20 a Campo di Marte, dove Trenitalia, per evitare la rivolta dei pendolari, ha realizzato un treno straordinario per raggiungere SMN, un minuetto diesel a 4 carrozze, appena arrivato dal Mugello, che si è riempito all'inverosimile. Il Foligno 3152 ha avuto 23 minuti di ritardo a SMNovella. Il 3168, diretto da Arezzo, era in coda nel Valdarno, ed è arrivato con 48 minuti di ritardo a S.M.Novella. La beffa e per il 6604 che ha recuperato i 20 minuti di ritardo, arrivando puntuale a Pistoia".
"Se il guasto alla linea aerea è stato per il freddo e scarsa manutenzione, c'è da temere il peggio per le prossime settimane. I pendolari del Valdarno sono incavolati per i continui ritardi, guasti, sovraffollamenti, ma l'assessore regionale Ceccarelli non risponde nemmeno ai tre comitati pendolari della linea, Valdichiana, Arezzo e Valdarno, alle richieste presentate nel luglio scorso, per ridurre gli inchini sulla Direttissima e per svecchiare i treni più usati, i Roma e i Foligno. Anzi, come se nulla fosse, Ceccarelli convoca la riunione di routine con tutti i comitati pendolari della Toscana, giovedì prossimo, magari per dirci che il servizio ferroviario è migliorato in puntualità, che ci sono i nuovi Jazz con 300 posti a sedere e che la Regione sta per firmare il prolungamento del contratto con Trenitalia per altri 13 anni. E' una grande presa di giro per i pendolari del Valdarno, con la possibilità che fra 10 giorni, con il nuovo orario invernale e possibili nuove Frecce e Italo sulla Direttissima, gli inchini e i ritardi possano aumentare ancora".