06, Novembre, 2024

Riccardo Nencini a Palomar presenta il romanzo storico “Solo” dedicato alla figura di Giacomo Matteotti

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Il senatore Riccardo Nencini presidente Commissione cultura al Senato della Repubblica presenterà, giovedì 14 ottobre alle 18.00 a Palomar-Casa della cultura di San Giovanni, la sua ultima fatica letteraria, il romanzo storico “Solo” dedicato alla figura di Giacomo Matteotti. All’incontro, organizzato nell’ambito delle attività di Agorà, con la stretta collaborazione dell’associazione Sandro Pertini e il Comune di San Giovanni Valdarno che ha inserito l’evento nel circuito “Le piazze del sapere” la rassegna per la promozione della lettura, saranno presenti anche il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi, il vice sindaco di Cavriglia, scrittore, giornalista e studioso del Novecento Filippo Boni e Francesco Carbini, presidente dell’associazione Sandro Pertini.

“Riprendiamo la rassegna de ‘Le piazze del sapere’ in presenza e nella nuova Casa della Cultura – Palomar, inaugurata lo scorso giugno e lo facciamo con un romanzo importante, dedicato ad una delle figure più nitide dell’antifascismo italiano, quella di Giacomo Matteotti – ha dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno – Socialista, deputato, fu assassinato nel giugno del 1924 perché con coraggio aveva denunciato in Parlamento i brogli ed il clima di paura e di intimidazione in cui si erano svolte, ad opera delle formazioni fasciste, le elezioni dell’aprile del 1924. Ringrazio Riccardo Nencini, senatore e autore di diversi libri, per aver accolto il nostro invito a presentare a San Giovanni Valdarno il suo romanzo ‘Solo’ e ringrazio Francesco Carbini, presidente dell’associazione Sandro Pertini e responsabile di Agorà per aver organizzato, insieme all’Amministrazione Comunale questa presentazione, ancora più importante dopo quanto accaduto a Roma pochi giorni fa, con l’assalto alla sede della Cgil da parte di alcuni militanti di Forza Nuova. La figura di Giacomo Matteotti, che neppure quarantenne, venne rapito e assassinato dai fascisti, ricorda a noi tutti, a quasi cento anni di distanza, quanto sia necessario ancora oggi rimanere inflessibili e rigorosi nella difesa dei diritti e delle libertà fondamentali e come non si debba arretrare neppure di un passo di fronte al ripresentarsi di situazione storiche del passato”, ha concluso il sindaco di San Giovanni Valdarno.
In “Solo” Riccardo Nencini ricostruisce in forma romanzesca, con la precisione dello studioso, la passione di Matteotti per la politica, la creatività dell’intellettuale e narratore. L’infanzia, le prime esperienze politiche, gli amori, le amicizie, la militanza comune con Mussolini nel Partito socialista, e i giorni drammatici della durissima opposizione al Fascismo nascente, opposizione che gli costò la vita.

“Una biografia – commenta Francesco Carbini, presidente Associazione Sandro Pertini – che suscita ancor oggi, dopo un secolo, tante emozioni e riflessioni. Il titolo racconta di un uomo, e del suo riformismo, rimasti l’ultimo ostacolo alla presa dei pieni poteri di Benito Mussolini. Un romanzo storico veritiero, mai romanzato. Oltre che una antica rivalità Matteotti e il Duce si conoscono fin dal congresso provinciale socialista di Rovigo del 1914. Già da allora Matteotti comprende di avere davanti un avversario e un uomo senza scrupoli. E lo scontro si sposta nelle aule parlamentari durante l’ascesa al potere del fascismo. L’autore porta alla luce i rapporti tra Matteotti e Don Sturzo, fondatore dei Popolari; lo incontra nel 1922, alla caduta del governo Bonomi e alla vigilia della formazione del fragile governo Facta. I due capiscono che forse è l’ultimo tentativo di salvare la democrazia, ma la progressiva emarginazione di Sturzo fra i Popolari, fino all’esilio, contribuirà a isolare ancor di più Matteotti”.

Carbini continua: “Poi la marcia su Roma e la legge elettorale Acerbo spianano la strada al fascismo, con l’incarico a Mussolini e il celebre discorso alla Camera del 30 maggio 1924, in cui Matteotti denuncia le violenze e i brogli elettorali. L’ 11 giugno era preannunciato il discorso più duro, in cui Matteotti, che si era recato all’estero ad approfondire alcuni dossier scottanti, avrebbe portato alla luce tanti buchi neri imbarazzanti del regime in ascesa: dal falso pareggio di bilancio allo scandalo delle tangenti petrolifere della Sinclar Oil, al caso delle bische clandestine. Ma il giorno prima, il 10 giugno, viene rapito sul Lungotevere Arnaldo da Brescia ed ‘eliminato’. I particolari raccapriccianti dell’efferato delitto vengono descritti nel libro come non mai. Ma il focus del bel libro rimane la sua estrema solitudine, sia per effetto della sottovalutazione da parte dei Popolari (ormai orfani di Sturzo ma non ancora guidati da De Gasperi) e dalle perplessità dei socialisti, ormai in maggioranza bolscevica. Lo sdegno generale per l’ assassinio del socialista Matteotti – conclude Carbini – portò il regime a vacillare, costringendo Mussolini a una poco credibile presa di distanza”.

L’evento è gratuito e aperto a tutti. La prenotazione può essere effettuata scrivendo un’e-mail all’indirizzo palomar@comunesgv.it, per telefono al 0559126303 o sul sito palomar.eventbrite.it In ottemperanza alle disposizioni governative, i cittadini di età superiore a 12 anni privi di esenzione medica potranno accedere all’iniziativa in programma solo esibendo il Green pass (che attesta l’avvenuta vaccinazione contro il Covid 19, la guarigione dall’infezione o il risultato negativo del test molecolare o antigenico rapido eseguito nelle 48 ore precedenti) in formato digitale o cartaceo.

Le interviste sono di Serena Paoletti

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