01, Luglio, 2024

Riapre al Pubblico il Museo delle Terre Nuove: un viaggio nell’origine delle città medievali

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Dopo un periodo di chiusura per lavori di restauro e allestimento, il Museo delle Terre Nuove è pronto a riaprire le sue porte al pubblico, offrendo un’affascinante incursione nel passato e nella fondazione delle città medievali. Questo straordinario luogo di conoscenza, situato nel suggestivo Palazzo di Arnolfo a San Giovanni Valdarno, si prefigge di narrare il racconto di come nasce una città.

In particolare, l’enfasi è posta sulle Terre Nuove toscane, con uno sguardo particolare rivolto a Castel San Giovanni. L’esposizione si snoda attraverso le sale del museo, che approfondiscono il fenomeno delle città di nuova fondazione nell’età medievale. Questi centri abitati, sorti tra il XIII e il XIV secolo, sono il risultato di direttive provenienti da autorità centrali, con l’obiettivo di consolidare il potere e l’influenza nelle regioni strategiche del territorio. Questo fenomeno, di portata europea, trova espressione anche nell’area fiorentina, con esempi illustri come Firenzuola, Castelfranco, Scarperia, Terranuova Bracciolini e San Giovanni Valdarno stesso.

Il percorso museale getta luce sulle ragioni e gli aspetti che hanno guidato la nascita delle Terre Nuove, esaminando le caratteristiche architettoniche e urbanistiche che hanno ridefinito l’organizzazione dei centri abitati medievali. Un punto di interesse particolare è rivolto alla vita quotidiana di quei tempi, evidenziando come i nuovi abitanti fossero spesso migranti provenienti da altre regioni, attratti da promesse di agevolazioni fiscali, concessioni edilizie e terre coltivabili.

Un capitolo importante della narrazione museale è dedicato a Castel San Giovanni, la cui fondazione risale al 26 gennaio 1299. Questa iniziativa aveva lo scopo di rafforzare l’autorità fiorentina nella zona, consolidando l’asse viario lungo il fiume Arno e ridimensionando l’influenza delle signorie locali.

La riapertura del museo offre anche un’opportunità straordinaria: la possibilità di ammirare la “Resurrezione di Cristo,” un capolavoro di Mariotto di Cristofano gentilmente concesso in prestito dalle prestigiose Gallerie degli Uffizi. L’opera, realizzata nel XV secolo, è un esempio affascinante dello stile decorativo e narrativo dell’artista, che si distingueva per la sua attenzione alla chiarezza della narrazione piuttosto che alla prospettiva accurata.

Alla riapertura del museo seguirà un ricco calendario di eventi nella stagione autunnale, che offriranno ulteriori spunti per apprezzare la storia e l’arte del passato, nonché per riflettere sulle connessioni con il presente. Questo luogo di cultura si presenta come un viaggio emozionante attraverso il tempo, in cui il visitatore può immergersi nell’affascinante tessuto della storia e trarre ispirazione per la propria contemporaneità.

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