22, Novembre, 2024

Partiti i progetti della Asl con bambini e ragazzi per l’uso consapevole di internet e dei social. Quest’anno coinvolta anche la scuola dell’infanzia

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Sono partiti anche in Valdarno i progetti Cyber Help e Youngle della Asl Tse promossi dalla psicologia del dipartimento salute mentale in collaborazione con la promozione della salute e RISVA, la rete degli istituti valdarnesi, con il sostegno della direzione di zona distretto. L’obiettivo di questi progetti è di creare una comunità giovanile della zona consapevole degli effetti di un uso improprio del web e dei dispositivi digitali; in particolare nella relazioni amicali e affettive dove, a volte, gli ambienti digitali rischiano di distorcere e compromettere la comunicazione tra i giovani.

La peer education, cioè l’educazione tra pari, ha lo scopo di responsabilizzare gli studenti nel prevenire il cyberbullismo, così come il progetto Youngle, servizio di ascolto per i ragazzi gestito dai ragazzi. Una cittadinanza attiva, ai giorni d’oggi, passa attraverso una responsabile cittadinanza digitale. Quest’anno un’importante novità: saranno coinvolte anche le scuole dell’infanzia per le quali è stato realizzato un “Kit Didattico psicoeducativo” contenente una racconta di progetti, redatti dagli insegnanti, finalizzati all’uso consapevole delle nuove tecnologie e alla messa in opera di “buone pratiche”.

“L’era digitale anticipa sempre di più l’accesso ai dispositivi tra i bambini – commenta il dottor Giovanni Salerno, psicologo UFSMIA coordinatore del progetto per il Valdarno – fin dalla scuola dell’infanzia è possibile sviluppare un senso di coscienza digitale sia rispetto all’adeguatezza dei contenuti multimediali sia alla consapevolezza del tempo trascorso online. Grazie a metodologie ludico didattiche i bambini potranno comprendere la differenza tra mondo reale e virtuale”.

Dall’anno scolastico 2021-22 l’Istituto Comprensivo di Bucine è la nuova scuola capofila del progetto. La Dirigente scolastica Lisa Sacchini e le Referenti Santina Pisano ed Eleonora Zanolo, sempre con la supervisione scientifica del Dott. Giovanni Salerno, sulla base del progetto originale, hanno esteso le attività a tutte le classi della scuola primaria e alla scuola dell’Infanzia. Per quanto riguarda gli alunni più grandi, dallo scorso 28 novembre gli studenti e le studentesse dei Licei Giovanni da San Giovanni, sempre guidati dal team psicologi Asl Tse, hanno aperto lo sportello “Valdarno Youngle” che ad oggi ha già registrato molti accessi.

Tutti i ragazzi del Valdarno e della provincia di Arezzo possono accedere al servizio chat dall’App dal lunedì al venerdì dalle ore 20:30 alle ore 22:30. Sarà attivato inoltre a breve un FOCUS GROUP pensato come un vero e proprio ufficio stampa del progetto “Cyber Help!” che si occuperà della divulgazione dell’iniziativa attraverso i vari social; ogni Istituto Superiore gestirà un Social Network e alle ragazze e i ragazzi che vi collaboreranno, e che sono già stati formati lo scorso anno, saranno riconosciuti i PCTO.

In Valdarno, nello scorso anno scolastico, nonostante le difficoltà imposte dall’emergenza sanitaria, che hanno ostacolato gli incontri in presenza, l’adesione al progetto Cyber Help! era stata molto alta, nello specifico sono stati coinvolti 1770 studenti, sono stati formati 80 docenti e 392 peer educator.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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