L’amministrazione comunale di terranuova Bracciolini, da anni si impegna a promuovere, con la collaborazione delle istituzioni scolastiche e culturali, un’attività di studio, formazione e sensibilizzazione verso le tematiche legate alla Memoria, perché la conoscenza e la consapevolezza degli eventi che hanno segnato la nostra storia rimanga viva nel tempo. Due le iniziative di questo anno: un incontro online tra gli studenti e il Presidente dell’associazione Anei e uno spettacolo teatrale.
L’assessora alla cultura, Caterina Barbuti: “In occasione della Giornata della Memoria 2022, a fronte del permanere dell’emergenza epidemiologica, abbiamo ritenuto opportuno organizzare un incontro on line, la mattina di venerdì 28 gennaio, con gli studenti che frequentano l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado nel nostro comune. All’iniziativa, che avverrà tramite collegamento diretto con le Lim installate all’interno delle aule scolastiche, parteciperanno Orlando Materassi, Presidente nazionale Associazione nazionale ex internati (Anei) e la docente e storica Silvia Pascale. Inoltre, all’auditorium comunale Le Fornaci, il 12 febbraio si svolgerà l’evento L’impero dei sogni, a ingresso gratuito. Entrambe le iniziative nascono dalla volontà di coinvolgere un pubblico giovane, offrendo loro giovani gli strumenti per opporsi ad ogni discriminazione”.
“Il Giorno della Memoria – hanno detto Silvia Pascale e Orlando Materassi – si ricordano tutte le vittime della follia nazifascista, tra queste, gli Internati Militari Italiani. Gli IMI rappresentano la prima forma di Resistenza, decisiva per le sorti del Paese: i militari catturati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943, rifiutarono l’onta di servire sotto la bandiera di Salò e dell’esercito occupante e preferirono l’internamento nei campi di prigionia nazisti. Seicentocinquantamila: un numero imponente che fa riflettere sulla decisa prevalenza del senso di onor di Patria rispetto al fascismo fra gli appartenenti alle Forze Armate. Quasi cinquantamila di questi morirono nei Lager in Germania, di stenti, di malattie o per le violenze subite. Il ‘no’ è stato pronunciato da militari di ogni grado, arma e categoria, appartenenti a reparti diversi, catturati in territori e circostanze diversi, ristretti in Lager diversi, senza punti di riferimento, senza suggestioni o imposizioni gerarchiche, cittadini indigenti, benestanti, braccianti, contadini, impiegati, professionisti, intellettuali, analfabeti, cittadini del Nord, del Centro, del Sud, delle Isole. Una pagina di storia ancora poco conosciuta – hanno aggiunto – che non compare nei libri di testo scolastici, su cui è calato il silenzio per moltissimi anni, una pagina che rivive attraverso le testimonianze di Elio Materassi e Mamma Teresa”.
Il Dirigente Scolastico, Luca Decembri:” Il giorno della Memoria è un qualcosa che è entrato a far parte del codice delle scuole. Importante è coltivare il ricordo e la memoria affinchè i ragazzi non dimentichino. Proprio come è riportate su un pannello nel campo di Auschwitz – Imparare e coltivare la memoria, affinchè certi errori non si ripetano – Penso che queste iniziative aiutino i ragazzi a diventare sempre più, cittadini consapevoli”.
“Il 27 gennaio di ogni anno – ha aggiunto l’assessora all’istruzione, Sara Grifoni – indica nel mondo il giorno in cui, 77 anni fa, le truppe sovietiche entrarono per prime nel campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia. Da quel momento, l’umanità ha dovuto aprire gli occhi sulla realtà atroce della detenzione nei lager nazisti. Ciascuno di noi, attraverso l’esercizio del dovere della memoria, ha l’obbligo morale di conoscere, studiare, sapere quello che è stato, per potere capire e crescere. In quest’ottica – ha concluso – è doveroso coinvolgere gli studenti in un percorso di conoscenza di una delle pagine più terribili, buie e colpevoli della nostra storia”.
“Ogni anno – ha ricordato Lorenzo Puopolo, docente di Storia alla secondaria di primo grado – la nostra scuola si impegna per offrire agli studenti l’opportunità di conoscere il genocidio nazista e questa volta lo fa con la proiezione del film Una volta nella vita, di Marie-Castille Mention-Schaar, come strumento di riflessione sulle tematiche della deportazione. In quest’ottica rientra anche l’incontro con i rappresentanti dell’Anei, un’occasione per confrontarsi direttamente con Olrando Materassi, figlio di Elio Materssi un internato militare italiano, un momento di crescita per i ragazzi che possono così raccogliere una importante testimonianza”.
“La memoria è uno dei pilastri dell’educazione civica – ha aggiunto Laura Tozzi docente alla scuola primaria Giovanni XXIII – la nostra stessa carta costituzionale è espressione della Memoria. Giornate come questa hanno il compito di sensibilizzare i ragazzi contro l’indifferenza, contro la complicità dell’indifferenza denunciata da Liliana Segre. Come istituto scolastico ci impegniamo a mantenere vivi i valori della memoria – ha concluso il dirigente scolastico, Luca Decembri – convinti che si tratti di un insegnamento trasversale, che aiuta gli studenti ad essere cittadini presenti e consapevoli”.