È stata inaugurata nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne, l’opera inedita dal titolo “Le Maschere del Silenzio” di Viktoria Blank ed Emanuele Del Fio, che arricchisce la mostra “Visioni Generative. Suggestioni digitali tra luce, memoria e trasformazione”, in programma al Palazzo Pretorio di Figline fino al 7 gennaio. Si tratta di un’opera sull’identità negata, sul dolore invisibile, sulla violenza che si nasconde dietro i gesti quotidiani: volti di donne che si coprono e si scoprono, rivelando ferite visibili ma anche invisibili, segni di una violenza psicologica e che ha delle conseguenze interiori: paura, perdita di sé, bisogno di apparire integri.
Ogni sguardo diventa un grido trattenuto, un invito a vedere davvero ciò che spesso si ignora. Un gesto di empatia che chiede di togliere le maschere e ascoltare quel silenzio che ancora fa male.
La mostra in corso al Pretorio, “Visioni Generative. Suggestioni digitali tra luce, memoria e trasformazione”, è un percorso immersivo ideato e curato dagli artisti Viktoria Blank ed Emanuele Del Fio, in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa Valdarno, fatto di video installazioni, quadri interattivi e ambienti sonori. Una esposizione che intreccia arte contemporanea e linguaggi digitali, trasformando gli spazi storici di Palazzo Pretorio in un’esperienza sensoriale tra immagini, suoni ed interazione, per esplorare la frontiera dell’arte generativa, dove creatività umana e tecnologia dialogano in armonia. La mostra rappresenta non solo un evento artistico, ma anche un’occasione di valorizzazione del territorio, ponendo il Valdarno come luogo di sperimentazione e di incontro tra tradizione umanistica e linguaggi del futuro.
Artista visiva e concept designer di fama internazionale, Viktoria Blank esplora da anni il rapporto tra identità, luce e memoria attraverso linguaggi visivi generativi. Le sue opere fondono poesia e tecnologia in una sintesi di grande forza emotiva. Nel 2025 ha ricevuto il Women in Cinema Award al Toronto International Film Festival e il riconoscimento come Best AI Artist alla Mostra del Cinema di Venezia, confermando il suo ruolo di figura di riferimento nel panorama dell’arte digitale internazionale.
Al suo fianco, Emanuele Del Fio, video artist e creative producer, con cui ha ideato il metodo Dreamotica, un linguaggio visivo che unisce cinema, sound design e AI per trasformare il sogno in esperienza visiva.
L’esposizione sarà visitabile fino al 7 gennaio 2026 a Palazzo Pretorio, in Piazza San Francesco a Figline, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (ingresso gratuito). Durante il periodo di mostra saranno organizzati incontri, visite guidate e momenti di approfondimento sul tema dell’arte generativa e delle nuove forme di creatività digitale.


