A sei anni si costruisce una batteria con pentole e padelle; a otto inizia a suonarne una vera fino a quando il gioco si fa studio, con il diploma all’Accademia musicale Lizard di Fiesole e poi lavoro: Giovanni Cilio, giovane figlinese, batterista freelancer, racconta il suo percorso, fino alla sua attuale esperienza: il tour con Lazza.
Si avvicina al mondo della musica da piccolissimo, sotto l’influenza del fratello musicista e fin da subito è affascinato dalla batteria. Inizia con un gioco, l’esperienza di Giovanni Cilio che a partire da uno strumento di fortuna, inizia a coltivare la sua passione per la batteria, dapprima con alcune lezioni, poi le prime band rock, punk e metal del giro fiorentino; infine l’Accademia della Musica, l’insegnamento e i grandi tour.
Come funziona il mestiere del batterista freelancer? “Solitamente c’è una figura lavorativa che si occupa di mettere insieme la band”- spiega Cilio -“Dunque io vengo contattato dal direttore musicale; mi viene inviato tutto il materiale necessario così che possa iniziare a lavorarci. Prima di ciò, l’artista in questione fa il disco col produttore – dopo la band dovrà creare in maniera armoniosa degli arrangiamenti da proporre. Per tutte queste operazioni non c’è un vero e proprio tempo prestabilito; molte volte vengo chiamato poche settimane prima dell’inizio delle prove. Per questo tour per esempio, sono stato chiamato due settimane prima delle prove; quando mi è stato consegnato il materiale, insieme agli altri componenti della band, abbiamo iniziato a lavorare sulla scaletta e a condividere le nostre registrazioni.”
Lavori impegnativi come questo, il tour con Lazza, diventano totalizzanti o è possibile prendere altri lavori contemporaneamente? Risponde il batterista:” Dipende. Il tour con Lazza è evidentemente molto impegnativo ma cerco di ottimizzare i tempi nel migliore dei modi. Nell’ultimo mese ho avuto molto poco tempo, ma sono comunque riuscito a dedicare alcuni giorni ad un altro lavoro con un’altra band. Ovviamente posso riuscire a prendere progetti più piccoli contemporaneamente ma è impensabile anche solo logisticamente riuscire a gestire un altro tour della stessa portata.”
Come hai reagito quando ti è stato proposto di lavorare con Lazza? Il musicista:”Ovviamente per me prendere questo lavoro è stato molto importante. Lazza è l’artista dell’anno è c’è tanto hype in questo tour qua, nel mondo del business musicale italiano stavano aspettando questo tour. Inoltre il suo mondo è vicino al mio stile e al mio modo di suonare. A me piace molto fare batteria acustica ibrida con l’elettronica. Per me è una situazione molto bella perché oltre a essere un lavoro grosso ho anche la possibilità di esprimere me stesso. La cosa bella del lavoro con Lazza è la collaborazione; c’è molta apertura e libertà di espressione sia per me che per il resto della band. Questa situazione è davvero bellissima anche dal punto di vista umano. Lavorare a con persone giovani, propositive e collaborative è veramente motivante.”
Avviarsi alla musica in Valdarno come è stato? C’è molta differenza nella situazione attuale, rispetto a qualche anno fa? Giovanni Cilio conclude:”In realtà adesso c’è più attenzione sia da parte dei giovani che degli adulti. C’è di nuovo molta voglia di suonare. Per me da figlinese vedere che vengono organizzati festival peer i giovani, fa sperare bene. Io cercavo queste situazioni altrove, appunto nell’ambiente fiorentino ma adesso vedo che in Valdarno qualcosa si sta muovendo ed è necessario il giusto entusiasmo per tenerlo vivo.”