Una lectio magistralis all’Istituto Varchi di Montevarchi: a tenerla è stata la presidente della Provincia di Arezzo, Silvia Chiassai Martini, che è anche sindaco della città e che, da studente, ha frequentato proprio quel liceo. Un ritorno alle origini per confrontarsi con i ragazzi di oggi e raccontare loro opportunità e prospettive per il futuro della comunità, e di loro stessi come individui. Non a caso il titolo scelto per la lectio magistralis è stato “Siate l’energia pulita del futuro”.
Ad assistere, in Aula Magna, gli studenti di otto classi tra quarte e quinte del Professionale e del Liceo Artistico, Classico, Scientifico e Scienze Applicate. Al centro dell’intervento di Chiassai importanti temi di attualità legati all’educazione civica, come il ruolo della Provincia nelle Istituzioni, la formazione, la parità di genere, le energie rinnovabili per la tutela dell’ambiente e del pianeta verso cui le nuove generazioni hanno dimostrato una grande sensibilità.
“Per me – ha detto Chiassai Martini – è una grande emozione parlare ai ragazzi nelle scuole in cui ho studiato: abbiamo iniziato questo tour nelle scuole superiori della provincia al Varchi, con una lectio magistralis che partirà proprio dal ruolo dell’Ente Provincia, per affrontare poi temi che li riguardano più da vicino, la formazione, le opportunità di lavoro, la sicurezza, con un messaggio di positività e di forza. Questi ragazzi, già nel presente, stanno scrivendo il futuro del nostro Paese: voglio trasmettere loro entusiasmo, grinta, determinazione e coraggio, per affrontare questa fase della vita con la determinazione che consenta di raggiungere gli obiettivi che loro sognano”.
“Per noi – ha detto la dirigente scolastica, professoressa Chiara Casucci – questa è stata un’occasione da prendere al volo. Parlare delle nuove frontiere dell’energia, dello sviluppo sostenibile, della tutela ambientale, è infatti particolarmente calzante con l’obiettivo del Varchi, che si sta qualificando come Liceo Stem. Stiamo dando uno stimolo in più ai ragazzi, perché sviluppino i loro interessi e le loro curiosità, e si specializzino, se lo vorranno, proprio su queste nuove frontiere che sono il futuro, un futuro che è nelle loro mani”.