Cinque Comuni, tre associazioni del Terzo Settore e un’unica visione condivisa: riportare il gioco al centro della vita culturale del territorio. È questo lo spirito di “Biblioteche in gioco”, il progetto che coinvolge il Valdarno Superiore e che punta a ripensare il ruolo delle biblioteche pubbliche, trasformandole in spazi dinamici, partecipati e aperti all’incontro tra generazioni diverse.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra ValDungeon APS, ente capofila, From Beyond APS e Kraken APS, insieme ai Comuni di San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Terranuova Bracciolini, Castelfranco Piandiscò e Figline e Incisa Valdarno, con il patrocinio di Federludo. Una rete culturale che considera il gioco da tavolo e il gioco di ruolo strumenti educativi, inclusivi e capaci di stimolare creatività, pensiero critico, cooperazione e partecipazione attiva. Le biblioteche coinvolte – da Palomar a San Giovanni alla Marsilio Ficino di Figline e Incisa, passando per Le Fornaci di Terranuova, la Ginestra di Montevarchi e la Ilaria Alpi di Pian di Scò – diventano così laboratori sociali contemporanei, luoghi di incontro per giovani, famiglie e appassionati.
Fabio Franchi, assessore alla cultura di San Giovanni Valdarno, in forma giornalistica e autonoma:”Dopo la positiva esperienza di GamIn’Palomar e delle iniziative di gioco già sperimentate nel territorio, questo progetto rafforza e amplia la collaborazione tra le biblioteche valdarnesi. Le consideriamo presìdi fondamentali di cultura, socializzazione, formazione e inclusione, capaci di offrire appuntamenti mensili in tutti i Comuni coinvolti. Crediamo che la cultura debba viaggiare in rete e che il gioco analogico sia uno strumento prezioso per aprire le biblioteche a nuovi significati: non solo luoghi di studio o prestito, ma spazi vivi di incontro, crescita personale e autentico divertimento condiviso. Vogliamo biblioteche inclusive, capaci di unire generazioni diverse e di restituire tempo e relazioni in un mondo sempre più iperconnesso.”
Gli assessori alla cultura dei Comuni aderenti sottolineano come questa iniziativa rappresenti un salto di qualità rispetto alle esperienze precedenti: dopo eventi come GamIn’Palomar e altre attività diffuse negli anni, il Valdarno sceglie di fare rete e di costruire un calendario condiviso. Le biblioteche, già collegate per i servizi bibliotecari tradizionali, diventano presìdi fondamentali di cultura, formazione e socialità. Non più soltanto spazi dedicati allo studio o al prestito dei libri, ma ambienti vivi, capaci di accogliere attività diverse, rafforzare i legami comunitari e offrire un momento di tregua dal ritmo del mondo digitale iperconnesso.
Giacomo Brandi per il comune di Montevarchi e Antonella Grassi per il comune di Castelfranco Piandiscò:”Con questo progetto il Valdarno dimostra di saper fare squadra e di riconoscere nelle biblioteche un patrimonio comune da valorizzare. Le iniziative dedicate al gioco da tavolo e al gioco di ruolo rappresentano un modo concreto per rendere questi spazi ancora più accoglienti, aperti, inclusivi e capaci di parlare a pubblici diversi. È un invito a riscoprire la bellezza dell’incontro, della condivisione e del tempo trascorso insieme, nel segno della cultura. Ringraziamo le associazioni coinvolte per l’impegno e per aver creduto nella forza di una collaborazione territoriale che non si limita all’organizzazione degli eventi, ma costruisce relazioni, comunità e futuro.”
A ribadire questa visione sono anche Michelangelo Raimondi, presidente di ValDungeon APS e il vice presidente Alessandro Bencivenni, che definiscono il progetto non come una semplice rassegna di appuntamenti, ma come un nuovo modo di considerare il gioco analogico. Per troppo tempo relegato a passatempo marginale, oggi viene riconosciuto come strumento culturale e pedagogico a pieno titolo, in grado di favorire inclusione, alfabetizzazione sociale e sviluppo cognitivo. La biblioteca, in questo senso, diventa il luogo ideale per valorizzarlo: uno spazio pubblico, democratico e accessibile, dove curiosità e confronto trovano terreno fertile.
Il primo appuntamento si terrà sabato 29 novembre a Palomar – Casa della Cultura di San Giovanni Valdarno, con orario esteso dalle 16 alle 19.30 e dalle 21 a mezzanotte, in occasione dell’International Games Month. La biblioteca resterà aperta anche per il prestito dei libri, dimostrando concretamente come attività ludiche e servizi istituzionali possano convivere e arricchirsi reciprocamente. Il calendario proseguirà nei mesi successivi nelle altre biblioteche aderenti, da dicembre a marzo, toccando tutti i Comuni coinvolti.
Gli incontri saranno gratuiti e aperti a persone di ogni età, con tavoli dedicati alla scoperta del gioco da tavolo moderno e sessioni introduttive al gioco di ruolo. L’obiettivo è promuovere una cultura del gioco che non escluda, ma avvicini: non competizione individuale, bensì collaborazione, dialogo, condivisione di storie e soluzioni. Un modo per creare ponti tra bambini, adolescenti, adulti e anziani, rafforzando quel senso di comunità che rappresenta la ricchezza più autentica del territorio.
Con “Biblioteche in gioco”, il Valdarno sceglie di investire su una cultura partecipativa, accessibile e diffusa, dove il divertimento diventa occasione di crescita personale e collettiva. Una proposta semplice ma potente, che invita a rallentare, sedersi intorno a un tavolo, guardarsi negli occhi e tornare a costruire relazioni reali. Perché il gioco, quando abita gli spazi pubblici, racconta una comunità che vuole restare unita.




