24, Novembre, 2024

Al via la 19esima edizione del Festival della musica classica a San Giovanni Valdarno

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È stato presentato il programma della 19esima edizione del Festival di Musica Classica  di San Giovanni Valdarno, organizzato dall’Accademia Musicale Valdarnese in collaborazione con il comune di San Giovanni Valdarno. La manifestazione, attesa ogni anno con grande entusiasmo, si svolgerà dal 20 ottobre al 15 dicembre e porterà in città musicisti di prestigio internazionale. La conferenza di presentazione si è tenuta presso il palazzo comunale, con la partecipazione dell’assessore alla cultura Fabio Franchi e del direttore artistico dell’Accademia Musicale Valdarnese, maestro Andrea Turini.

Il festival si conferma come un appuntamento tradizionale per la città, offrendo un ricco calendario di 14 concerti che si terranno in diverse location storiche e culturali, tra cui la Pieve di San Giovanni Battista, il Museo delle Terre Nuove all’interno di Palazzo d’Arnolfo e la Basilica Santa Maria delle Grazie. Il concerto inaugurale si svolgerà domenica 20 ottobre alle 17, con il duo pianistico composto da Svetlana Eganian e Yolande Kouznetsov, provenienti dalla Francia, che presenteranno un programma di grande virtuosismo.

Nel corso della manifestazione si esibiranno artisti di fama internazionale, come Giovanni Mareggini, Claudio Piastra, Daniele Dori e molti altri, tutti protagonisti nelle più prestigiose sale da concerto sia in Europa che oltre. Non mancheranno le esibizioni dei giovani musicisti dell’Istituto Musicale Francesco Feroci, che apriranno vari concerti, contribuendo così alla formazione e alla valorizzazione dei talenti locali. Il festival si distingue non solo per l’alta qualità artistica, ma anche per l’accessibilità: l’Accademia Musicale Valdarnese ha scelto di garantire l’ingresso libero a tutti i concerti, invitando tutti i cittadini a partecipare e ad avvicinarsi alla musica classica.

Il sindaco Valentina Vadi e l’assessore alla cultura Fabio Franchi:“La diciannovesima edizione è un’edizione di una maturità (solo anagrafica) ormai ufficialmente riconosciuta e acquisita, e il programma lo dimostra. Due aspetti emergono in modo significativo. Il primo, è quello di essere un programma che si svolge su due binari, paralleli, ma che si intersecano: da una parte grandi nomi, grandi maestri del panorama della musica classica internazionale, dall’altra parte giovani o anche giovanissimi talenti, confermando la vocazione dell’Accademia ad essere non solo promotrice di musica di alta qualità, ma anche centro di formazione per ragazzi e ragazze. Il secondo riguarda i luoghi e gli enti coinvolti nel festival: una rete che abbraccia location  più diverse, scelte ciascuna per le sonorità e gli strumenti che riescono a valorizzare meglio, ma anche le scuole. Coinvolgere gli istituti scolastici come sede dei concerti è il modo migliore per contribuire a diffondere la cultura musicale, nei luoghi in cui per eccellenza avviene la crescita e la formazione dei giovani. Un programma, quindi, che mostra concretamente, con i fatti e con risultati ben visibili, che la maniera più efficace e proficua di fare cultura è quella di creare reti e connessioni di luoghi e di pubblico, di aprirsi il più possibile e di diffondersi. Un obiettivo che l’Accademia musicale valdarnese riesce a raggiungere egregiamente, come sempre”.

“La Musica è una macchina per sopprimere il tempo, diceva Claude Lévi-Strauss – dichiara Andra Turini, direttore artistico dell’Accademia musicale valdarnese –  Continuiamo il nostro viaggio senza tempo immersi nella bellezza della musica. Giunti alla diciannovesima edizione il nostro entusiasmo è sempre più vivo, così come il desiderio di offrire agli appassionati la possibilità di vivere momenti densi di emozioni”.

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