22, Luglio, 2024

Piscine e tartarughe: i controlli e le sanzioni dei carabinieri forestali

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Da una parte il corretto riempimento delle piscine, dall’altra il possesso delle tartarughe, specie protette: sono scattati i controlli nell’area fiorentina dei carabinieri forestali. L’attenzione dei militari dalla cronaca di tutti i giorni comprende anche la tutela dell’ambiente e degli animali protetti.

I carabinieri sono stati impegnati, in virtù di una apposita convenzione con la Regione Toscana, in controlli per la prevenzione dei rischi connessi al dissesto idrogeologico in zone collinari, montane e irrigue, e in attività di vigilanza in materia di tutela e gestione delle risorse idriche e di prevenzione degli sprechi idrici. E’ il caso del riempimento delle piscine mediante acqua proveniente dal pubblico acquedotto.

110 sono stati i controlli, in maniera particolare nell’area del Chianti ma anche del Valdarno fiorentino, che hanno portato a sanzioni per oltre 65.000 euro. “Le irregolarità riscontrate più frequentemente – spiega l’Arma dei carabinieri –  riguardano i prelievi di acque sotterranee tramite pozzi in assenza di concessione dell’Autorità competente; la mancata trasmissione delle letture del misuratore di prelievo (o consumi stimati) delle acque pubbliche prelevate a mezzo pozzo; la mancata installazione di misuratore di prelievo acque pubbliche; la piscina non svuotata annualmente (riguarda le strutture ricettive); l’utilizzo del pubblico acquedotto per riempimento della piscina ad uso privato; i documenti della piscina a servizio di struttura ricettiva non presenti (mancanza del registro autocontrollo e degli altri documenti di legge previsti)”.

“La gestione sostenibile delle risorse idriche è di fondamentale importanza per preservare l’ambiente, proteggere la salute umana e di tutti gli esseri viventi della Terra. Si tratta di una risorsa tanto preziosa da essere definita ‘Oro Blu’, ma che rischia di diventare sempre più scarsa per i suoi illeciti utilizzi”.​

E non solo piscine ma anche tartarughe. I militari del Nucleo Carabinieri CITES di Firenze durante una verifica per la detenzione di esemplari di Testudo Hermanni (testuggine di terra), specie tutelata dal regolamento comunitario relativo alla protezione di specie di flora e fauna selvatiche, hanno trovato in un appartamento 37 esemplari di Testudo Hermanni.

“Dalle verifiche espletate, attraverso la consultazione delle banche dati, è emerso che il proprietario aveva presentato la denuncia di due soli esemplari di Testudo Graeca, non presenti all’atto del controllo, mentre per le tartarughe Testudo Hermanni non è stato presentato alcun documento che attestasse la legale detenzione. La persona è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria perché deteneva, senza la prescritta documentazione, animali protetti, così come previsto dalla legge che disciplina i reati relativi all’applicazione in Italia della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione (CITES), firmata a Washington il 3 marzo 1973″.

Le tartarughe sono state sequestrate ed affidate al Centro Recupero Animali Selvatici Formichella di Orvieto (Terni) che dipende dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Assisi.

“I carabinieri forestali dei Nuclei CITES sono deputati ai controlli sul commercio di specie protette e al contrasto del traffico di specie tutelate sull’intero territorio nazionale – spiegano i carabinieri – Sono centinaia le specie animali e vegetali il cui commercio è vietato e decine di migliaia quelle regolamentate dalla CITES e dalla relativa normativa internazionale, dell’Unione europea e nazionale. Sono così protette molte specie di pappagalli, scimmie, rettili, cactus, orchidee nonché oggetti in avorio, gusci di tartaruga, animali impagliati, pelli di felini e molti altri esemplari”.

“Oltre all’attività operativa di controllo territoriale sulla legalità della detenzione e commercio di esemplari di specie incluse nella Convenzione di Washington (CITES), il Nucleo CITES di Firenze ed il Distaccamento CITES presso l’Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze, hanno svolto nel corso del 2023 un’intensa attività certificativa, con l’emissione all’attualità di n. 12.076 certificazioni di esportazione extra UE, a garanzia della legalità del commercio di parti e prodotti derivati da specie CITES e n. 492 certificati comunitari, che permettono il commercio e lo spostamento entro l’UE di esemplari vivi, di cui ne è stata riconosciuta la nascita in cattività”.

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