La Polizia della Questura di Firenze ha sottoposto a fermo una coppia di georgiani, uomo e donna, indiziati a vario titolo per un maxi furto, da circa 200.000 euro di orologi e gioielli, avvenuto il 4 novembre in un appartamento a Coverciano. Nel loro “quartier generale”, scoperto in un’abitazione di Figline Valdarno, la Squadra Mobile ha recuperato gran parte della refurtiva, oltre al bottino di almeno due analoghi colpi, messi recentemente a segno tra Novoli e Coverciano. Il fermo è stato convalidato dal Gip del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica.
Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile di Firenze ad incastrare l’uomo di 29 anni e la connazionale di 31, sarebbe stata – tra le altre cose – la videosorveglianza del condominio dove è stato messo a segno il furto. Le immagini hanno indirizzato subito i sospetti degli inquirenti verso due persone immortalate nell’androne del palazzo preso di mira dai ladri: nei loro confronti sono così partite, senza sosta, serrate ricerche in tutta la città e provincia. Questo fino a giovedì scorso quando gli agenti hanno rintracciato la donna in via Nazionale a Firenze. E’ stata seguita fino ad un appartamento di Figline dove all’alba è scattato il blitz della polizia: all’interno anche il presunto complice del furto di Coverciano, oltre ad una terza persona, un 37enne, subito arrestato perchè rientrato clandestinamente in Italia, sotto un altro nome, dopo essere stato espulso per almeno cinque anni dal nostro Paese.
Nell’appartamento dei tre georgiani la polizia ha trovato diversa refurtiva, in gran parte riconducibile al furto di Coverciano, nello specifico orologi e monili. Tra le cose recuperate dalla Squadra Mobile, anche un paio di computer risultati anch’essi rubati, ma in diverse circostanze: uno sempre in zona Coverciano, lo stesso 4 novembre e l’altro trafugato invece a fine agosto da un appartamento a Novoli. La refurtiva era sparsa per tutta casa e per questo motivo al momento sono stati denunciati per ricettazione in concorso tutti e tre gli inquilini. Sono stati ricostruiti anche i movimenti di un’auto a noleggio, a bordo della quale si sarebbero spostati i due, il giorno del colpo da 200.000 euro.
“Sulla base di quanto sinora raccolto – spiega la Questura di Firenze – secondo l’ipotesi d’accusa vagliata dal GIP, entrambi gli indagati restano quindi in carcere. Tuttavia si precisa che il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità della coppia, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo ed eventuale processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini”.