28, Marzo, 2024

Inchiesta Keu, revocata l’autorizzazione all’impianto Lerose di Levane, accertamenti Arpat in corso

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Per l’impianto di inerti e movimento terra di proprietà dei Lerose a Levane si è proceduto alla revoca delle autorizzazioni e i controlli Arpat sono in corso: è quanto ha dichiarato l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni, facendo il punto della situazione in seguito all’inchiesta denominata Keu, che ha fatto luce su un grosso giro di smaltimento illecito di rifiuti speciali e pericolosi, provenienti per gran parte dalle concerie, nel quale era coinvolta la ‘ndrangheta.

“La Regione – ha ribadito Monni – è in prima linea sulla vicenda Keu per assicurare il corretto svolgimento delle attività a tutela della salute e dell’ambiente. Serve dire con estrema trasparenza che per ogni sito individuato nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Firenze sono necessarie procedure ad hoc e specifici tempi d’intervento”. Lungo l’elenco dei siti coinvolti: “Sulla Strada provinciale 26, sulla Strada regionale 429, sul cantiere ex Vacis a Pisa e sul terreno agricolo “i Lecci” a Peccioli, oltre alle attività d’indagine della Procura, abbiamo predisposto, di concerto con Arpat, un piano di indagini e interventi che saranno funzionali ad assicurare la massima tutela della salute e dell’ambiente. Questo giovedì sempre insieme ad Arpat, illustrerò tutto il piano ai sindaci”.

La Giunta della Regione Toscana intanto ha approvato una delibera che stanzia 72.000 euro di risorse regionali aggiuntive a favore dell’agenzia Arpat per lo svolgimento delle attività inerenti questa indagine, e per la prosecuzione del monitoraggio dei pozzi ad uso domestico. “Per i siti in località Crespina Lorenzana e Massarosa – conclude l’assessora – è stata imboccata la strada che porterà alla rimozione del Keu, come sta accadendo al “Green Park” a Pontedera e all’Aeroporto militare di Pisa. Discorso a parte, invece, per gli impianti Lerose (Bucine e Pontedera) che hanno imposto di passare dalla revoca delle autorizzazioni e per i quali siamo in attesa che Arpat termini gli accertamenti richiesti dagli uffici regionali”.

“Nonostante la complessità e ampiezza delle attività, la Regione c’è e non posso che rivolgere un ringraziamento agli uffici regionali e ad Arpat per l’importante attività che stiamo mettendo in campo con la massima determinazione. Comprendo l’esigenza espressa dai singoli territori che chiedono velocità, ma quando si tutela la salute e l’ambiente serve essere scrupolosi e accurati al massimo senza lasciare niente al caso”, ha terminato Monni.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati