27, Aprile, 2024

Caso Bindi, dopo il ritrovamento del corpo rimangono alcuni interrogativi

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Il ritrovamento del corpo senza vita di Claudio Bindi in un anfratto nei boschi tra Figline e Brollo mette fine a un mese di angoscia e preoccupazione da parte dei familiari. Ma rimangono irrisolti alcuni interrogativi.

Prima di tutto il motivo della morte: e questo punto sarà chiarito dall’autopsia che verrà effettuata oggi all’Istituto di Medicina legale.

Poi il luogo del ritrovamento. Claudio Bindi, 62 anni, il 4 marzo lascia la sua abitazione di Pulicciano, nel comune di Castelfranco, si fa accompagnare dal cognato dal barbiere a Piandiscò ma in realtà non entra nel negozio. A piedi, invece, si dirige verso la Castagneta, la strada che da Piandiscò conduce a Vaggio, prosegue verso via del Vecchietto sempre a Vaggio, poi cammina in direzione Matassino, attraversa il ponte sull’Arno, e qui viene ripreso dalle telecamere della videosorveglianza.

Per raggiungere Figline ha tre opzioni: la SR69, ma sarebbe stato ripreso da altre telecamere e non risulta, la variantina, e gli argini Arno, dove però, il sabato soprattutto, ci sono tante persone a passeggiare ed avrebbero potuto vederlo. Di sicuro passa dalla rotatoria all’altezza della Coop e continua a camminare verso la strada che conduce al Brollo e a Poggio alla Croce. Si ferma molto prima all’altezza delle casse di espansione, si dirige verso il bosco e si sistema in un anfratto. Perchè? Perchè avrebbe raggiunto si sarebbe fermato in quel luogo che si trova dalla parte opposta dalla quale proveniva? Era una zona che conosceva?

Dove è stato ritrovato il corpo i carabinieri della compagnia di Figline non trovano documenti o la carta di credito che invece avrebbe avuto con sé. Le condizioni del corpo non ne hanno permesso il riconoscimento per questo i familiari hanno dovuto effettuare il triste rito del riconoscimento degli abiti che sono risultati essere quelli che indossava al momento della scomparsa.

Rimangono, insomma, alcuni interrogativi su una scomparsa che ha tenuto con il fiato sospeso in primis la famiglia ma anche tutto il Valdarno, approdando anche nella trasmissione di RaiTre Chi l’ha visto?.

L’autopsia chiarirà i motivi della morte e forse farà più luce sull’intera vicenda.

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