Invece di smaltirli nella maniera più adeguata e consentita dalla normativa due operai hanno pensato bene di farlo bruciandoli in aperta campagna, nel territorio di Montevarchi. Una quantità ingente di rifiuti pericolosi e non pericolosi, come legno, plastica, toner di stampanti, secchi di vernici, elettrodomestici, accatastati e smaltiti mediante abbruciamento su un’area di circa 200 metri quadrati: questo lo scenario che si sono trovati davanti i carabinieri forestali delle stazioni di Montevarchi e Loro Ciuffenna durante i controlli effettuati dopo l’avvistamento di una colonna di fumo.
I due operai colti in flagranza di reato sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria. L’area è stata posta sotto sequestro in attesa di accertamenti da parte dell’ARPAT. “Il Codice ambientale – spiegano i carabinieri forestali – prevede per la gestione illecita di rifiuti la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro, per la combustione illecita la pena della reclusione da tre a sei anni, il ripristino dello stato dei luoghi, il risarcimento del danno ambientale e il pagamento delle spese di bonifica”.
Le indagini proseguono per identificare la provenienza e i produttori dei rifiuti.