Il pino d’Aleppo, un albero di origine mediterraneo-orientale, donato all’ospedale San Giovanni di Dio dal reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa dell’Arma dei Carabinieri, è stato messo a dimora questa mattina mentre in contemporanea in 30 ospedali italiani si compiva la stessa operazione su altrettanti alberi donati dal personale di 28 reparti Carabinieri Biodiversità. La collaborazione fra l’Azienda Usl Toscana centro e il reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa, si fonda su un approccio “One Health” che riconosce come gli stati di salute degli esseri umani, degli animali e dell’ambiente siano legati indissolubilmente tra loro e interdipendenti in modo sostenibile.
Alla cerimonia erano presentI, per il reparto Biodiversità di Vallombrosa, il Comandante Ten. Col. Giuliano Savelli insieme all’Appuntato Scelto Celeste Di Cesare e al Capitano Federico Minicucci. Con loro anche Simone Giuntini che ha avuto il compito di piantare il pino d’Aleppo. Per l’Azienda, insieme ad altri medici e operatori sanitari dell’ospedale, anche il direttore di presidio Simone Naldini e il direttore della Medicina Interna del San Giovanni di Dio, Alberto Fortini. “Un albero per la salute” che dà il nome alla campagna di sensibilizzazione sull’interazione fra la tutela della salute delle persone e quella del nostro ecosistema ambientale, nasce infatti dalla collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e FADOI, la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti che in linea con gli scopi istituzionali esplicitati anche nel suo statuto, ritiene fondamentale sviluppare una maggiore consapevolezza dell’approccio olistico “One Health”.
“L’albero piantato oggi – commenta Fortini – è il testimone vivente della consapevolezza dei medici internisti di quanto sia importante la cura dell’ambiente ai fini del mantenimento dello stato di salute degli individui Accanto alle misure sanitarie di prevenzione e di cura delle malattie è indispensabile impegnarsi nel miglioramento del benessere ambientale. Un caloroso ringraziamento va al reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa dell’Arma dei Carabinieri per aver contribuito alla realizzazione dell’evento. La collaborazione di 2 comunità così diverse, sanitari e carabinieri, sta a simboleggiare la necessità di uno sforzo comune per salvaguardare l’ambiente e la salute di tutti noi”.
Dopo la presentazione del progetto nazionale, è seguita la messa a dimora del giovane albero. Come le altre piante donate in tutta Italia, anche il Pino d’Aleppo del San Giovanni di Dio sarà geolocalizzato e fotografando uno speciale cartellino, si potrà seguirne la crescita monitorando in tempo reale anche il risparmio di anidride carbonica attraverso il portale dedicato “Un albero per il futuro”.