Anche il Movimento Consumatori Toscana interviene esprimendo delusione per l’esito dell’incontro avvenuto ieri fra Regione, Rfi, Trenitalia, Sindaci del Valdarno e Comitato dei Pendolari per trovare soluzioni alle forti criticità nel trasporto ferroviario. “Vogliamo innanzitutto sottolineare che, a oggi, non si può ancora parlare di un vero e proprio diritto alla mobilità. La gestione del trasporto pubblico in Toscana continua a creare disuguaglianze tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, come dimostrato dall’approccio dell’Assessore Stefano Baccelli alla questione del trasporto regionale”, scrive il Movimento Consumatori.
“Non è accettabile che nel 2024 si prospetti un passo indietro per quanto riguarda la mobilità, arrivando persino a proporre l’aumento dei tempi di percorrenza. Solo chi non comprende appieno le conseguenze di una rimodulazione degli orari può pensare a simili ‘soluzioni’. Oltre a queste proposte, che ci auguriamo rimangano solo ipotesi, dobbiamo segnalare che i disservizi lungo la linea ferroviaria non sono affatto diminuiti, anzi”, osserva il Movimento Consumatori Toscana. “Intervenire in modo risolutivo è indispensabile, tenendo conto degli interessi vitali in gioco: il lavoro, l’istruzione, le cure mediche, e tutto ciò che dipende dal corretto funzionamento del trasporto ferroviario. Riteniamo che, da diversi anni, il diritto alla mobilità sia stato compromesso da decisioni inique, che sembrano favorire una specifica categoria di viaggiatori a scapito dei pendolari locali”.
“In un’epoca in cui si parla molto di conciliare i tempi di vita e di lavoro, è assurdo pensare di deviare i treni sulla linea lenta, aumentando i tempi di percorrenza. Il nostro impegno è rivolto alla creazione di un dossier che documenti le criticità di questa situazione, da sottoporre alla Commissione Europea – annuncia il Movimento Consumatori Toscana – inoltre, ci auguriamo di essere coinvolti come associazione dei consumatori nei futuri confronti e decisioni, anche perché i pendolari sono a tutti gli effetti consumatori. È fondamentale che la loro voce venga ascoltata e rappresentata in tutte le sedi competenti. La politica dovrebbe affrontare e risolvere questi problemi, ma al momento appare evidente che il diritto alla mobilità per i pendolari della linea aretina sia gravemente compromesso”.