23, Dicembre, 2024

Rete di prossimità: il progetto della cooperativa sociale Betadue sarà sperimentato in Valdambra

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Partirà dalla Valdambra, dal comune di Bucine, la sperimentazione di un progetto promosso dall’associazione Betadue e finanziato con fondi regionali. “Le persone fragili o in difficoltà – spiega Gabriele Mecheri, Presidente della cooperativa sociale Betadue – stanno aumentando. Hanno risposte parziali dai Comuni, dalle Asl, dallo Stato. Risposte che quindi non esauriscono le domande. La nostra idea è che le loro comunità possono attivarsi per sostenerle. Intendiamo non solo il volontariato organizzato ma anche le singole persone. L’obiettivo è la costruzione di una rete di prossimità”.

Il progetto si chiama “Reprova”. È stato finanziato dal Gal Consorzio Appennino Aretino attraverso il bando dalla Regione Toscana PSR 2014-2020 dedicato ai progetti di rigenerazione delle comunità. Un bando che vuol sostenere la produzione di beni e servizi negli ambiti indispensabili: dal lavoro all’istruzione e alla formazione professionale, dall’assistenza socio-sanitaria alle attività culturali e ricreative, dal turismo alla cura dell’ambiente. “Noi – spiegano Anna Biondini (BeeTooBee) consulente di betadue per la progettazione, e Simone Cipolli responsabile del progetto per Betadue – vogliamo individuare problemi e opportunità e quindi definire procedure con le quali i cittadini attivi, d’intesa con i servizi socio-sanitari e le Case della Comunità, possano operare localmente e con continuità come sensori delle criticità e co-produttori di appropriate attività di cura. Pensiamo a una comunità della cura che sia l’interlocutore dei servizi sociosanitari e che, soprattutto, possa intervenire capillarmente sul territorio individuando le persone in difficoltà, offrendo loro le forme di aiuto e supporto di cui sono capaci e, quando necessario, attivando l’intervento del servizio socio-sanitario”.

In questo progetto i cittadini saranno i sensori delle criticità sociali, si occupano di mettere in relazione i cittadini in difficoltà con i servizi sociali e sanitari, di prendersi cura, anche in modo diretto, di loro. Partner di questa iniziativa sono la Misericordia della Valdambra, l’associazione Radici, la cooperativa Sociolab, l’associazione culturale Dima e il Comune di Bucine. “Nelle prossime settimane attiveremo parteciperemo alla fase di accompagnamento prevista dal Bando che porterà alla stesura della proposta finale del progetto e alla successiva realizzazione”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati