21, Dicembre, 2024

‘Giù le mani dalle montagne toscane’. La manifestazione che a Firenze vedrà partecipe anche ‘Pratomagno senza asfalto’

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Domani, 28 settembre alle ore 15.00, si terrà una manifestazione organizzata da vari comitati territoriali toscani davanti alla sede della Regione Toscana in Piazza Duomo, Firenze. L’iniziativa, promossa da gruppi come Apuane Libere, Comitato Tutela Crinale Mugellano, Movimento Pratomagno Senza Asfalto e altri, vuole richiamare l’attenzione sulla crescente distruzione delle montagne toscane, una delle ultime roccaforti di biodiversità e wilderness in Italia.

Le critiche dei comitati. I comitati denunciano con forza la progressiva devastazione del patrimonio naturale toscano, comparando la situazione odierna alle dinamiche che da decenni si osservano nelle Alpi Apuane, dove l’estrazione di marmo ha spogliato la montagna, riducendola ormai a una fonte di semplice carbonato di calcio, usato persino per prodotti di largo consumo come i dentifrici. Un altro tema caldo è rappresentato dal progetto delle mega pale eoliche nel Mugello, vicino al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Qui, si prevede l’installazione di turbine eoliche di 170 metri che, secondo i comitati, comprometterebbero habitat di specie protette, sentieri storici e porzioni di foresta. Le proteste toccano anche la Montagna Pistoiese, dove si accusa l’industria sciistica di beneficiare di fondi pubblici in territori che ormai non vedono più nevicate sufficienti, con impatti enormi sul consumo di acqua ed energia.

Il caso del Pratomagno. La manifestazione punta in particolare l’asfaltatura del Pratomagno, una montagna simbolica per la sua bellezza incontaminata. Si denuncia la costruzione di una strada asfaltata di 12 km, a un’altitudine di oltre 1.500 metri, all’interno di un sito protetto *Natura 2000*. Questo intervento, secondo gli organizzatori, faciliterebbe la costruzione di nuove strutture turistiche, portando inevitabilmente alla compromissione di specie rare e al consumo eccessivo del territorio per un turismo di massa poco sostenibile.

Milioni di euro e biodiversità a rischio. Le cifre spese per tali interventi sono impressionanti: 35 milioni di euro per le pale eoliche nel Mugello, 16 milioni per l’industria sciistica della Doganaccia e 2 milioni per l’asfaltatura del Pratomagno. Questi progetti, secondo i comitati, rappresentano uno spreco di risorse che potrebbe essere destinato a servizi pubblici essenziali come sanità, istruzione e trasporti, mentre causano danni irreversibili alla biodiversità e agli equilibri ecosistemici.

L’appello. I manifestanti chiedono una maggiore consapevolezza e la partecipazione attiva di tutti alla protesta, per difendere le montagne toscane dalla distruzione in nome di un progresso che, secondo loro, non è né reale né giustificato.

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