Dopo l’ultimo di Carnevale, torna la tradizionale festa della Salacca a San Giovanni Valdarno: Mercoledì 22 febbraio dalle 14, lungo la riva destra dell’Arno, banchi di dolciumi e specialità e, alle 16,15, l’esibizione del Concerto comunale. Il mercoledì delle ceneri, giorno di digiuno e astinenza dalla carne, torna l’evento dedicato al pesce povero e gustoso.
L’evento è dedicato al pesce simile all’aringa ma meno pregiato e costoso. Basti pensare che è stato per molti secoli l’unico pesce, non dell’Arno, accessibile per gli abitanti dell’entroterra toscano. Malgrado la restrizione alimentare imposta dalla Quaresima, la Salacca era considerata una festa a tutti gli effetti, poiché era una delle poche occasioni per poter mangiare pesce, alimento prezioso. Nel corso della giornata venivano organizzati grandi banchetti gastronomici a cui adulti e bambini potevano partecipare e veniva costruita una grande salacca in cartapesta che, alla fine della manifestazione, veniva bruciata. In questi ultimi anni però le “salacche”, realizzate per l’occasione da artisti locali, sono divenute talmente belle che nessuno ha più il coraggio di bruciarle.
Come da tradizione le manifestazioni legate al Carnevale si concluderanno il 22 febbraio con la Festa della Salacca, organizzata dalla Pro Loco sangiovannese con il patrocinio del Comune di San Giovanni Valdarno. La festa si celebra nel quartiere Oltrarno, sulla golena del fiume Arno, alla presenza di banchi di specialità alimentari e di dolciumi, tra cui spicca la tradizionale mela caramellata. Non mancano attività per bambini e l’esibizione del Concerto Comunale che quest’anno si terrà alle 16,15. In caso di maltempo l’evento si svolgerà in viale Giotto.
Massimo Pellegrini, presidente della Pro Loco di San Giovanni Valdarno “Tornare a festeggiare insieme la Salacca ci riempie di gioia e ci fa mettere definitivamente alle spalle un periodo molto difficile. Aspettiamo tutti i sangiovannesi nelle lame del nostro grande fiume per vivere insieme una giornata che rievochi una delle più importanti tradizioni del nostro territorio”.