09, Ottobre, 2024

Ecomafia in Valdarno: la criminalità ambientale nel mirino del Rapporto Legambiente

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La Toscana si conferma una delle regioni più colpite dalla criminalità ambientale, con un inquietante incremento degli illeciti registrato nel 2023. In questa cornice, il Valdarno diventa protagonista del dibattito grazie al tour toscano di presentazioni del ‘Rapporto Ecomafia 2024’, organizzato da Legambiente, che farà tappa proprio a San Giovanni Valdarno mercoledì 9 ottobre.

L’appuntamento, ospitato nel Salone Acli di via Roma a partire dalle 17.45 vedrà la partecipazione di esperti di primo piano nella lotta alla criminalità ambientale, tra cui Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità, e Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana. La discussione si concentrerà sugli sviluppi delle principali inchieste in corso, come quella legata al cosiddetto “caso Keu”, che ha scosso il Valdarno e l’intera regione.

Il caso Keu e i reati ambientali nel Valdarno. Il Valdarno, infatti, è stato uno dei territori più colpiti dagli effetti devastanti della gestione illecita dei rifiuti, legata allo scandalo Keu, che ha coinvolto diverse imprese e operatori del settore conciario. Il Keu, un sottoprodotto derivante dalla lavorazione delle pelli, è stato al centro di un’indagine che ha rivelato pratiche illecite di smaltimento, con gravi conseguenze ambientali per il territorio.

Durante l’incontro, moderato da Sergio Serges, presidente del Circolo Legambiente Valdarno Superiore, saranno approfonditi i dettagli dell’inchiesta e delle sue ripercussioni ambientali e sociali. “Il Valdarno è solo uno degli esempi di come le ecomafie operino in Toscana – commenta Fausto Ferruzza – ma rappresenta un caso emblematico di come le istituzioni e le comunità locali possano fare la differenza, denunciando e opponendosi a queste pratiche”.

Una regione sotto assedio: i numeri delle ecomafie. La Toscana, secondo i dati del Rapporto Ecomafia, ha registrato nel 2023 un totale di 2.318 illeciti ambientali, con un incremento dell’11,1% rispetto all’anno precedente. Una crescita allarmante che pone la regione al quinto posto a livello nazionale. Le infrazioni variano dal traffico illecito di rifiuti all’abusivismo edilizio, passando per la distruzione del patrimonio naturale e artistico. San Giovanni Valdarno, con il suo contesto industriale e rurale, si trova purtroppo in prima linea in questa battaglia.

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