21, Novembre, 2024

Defibrillation Day: in piazza Cavour, cittadini e studenti imparano a salvare vite. Una mattinata all’insegna della sensibilizzazione

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Si è svolta questa mattina in Piazza Cavour l’iniziativa Defibrillation Day, organizzata dalla Centrale Operativa del 118 di Arezzo in collaborazione con il Comune di San Giovanni Valdarno, il Centro Etrusco e numerose associazioni locali, in occasione della Giornata Mondiale del Cuore.

Dalle 9:00 alle 13:00, un flusso costante di cittadini e studenti ha riempito la piazza, partecipando alle numerose attività di sensibilizzazione e prevenzione sanitaria. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di apprendere manovre salvavita, come il massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore automatico (DAE), grazie alle dimostrazioni pratiche realizzate su manichini di addestramento. In piazza Cavour, oltre al personale sanitario e delle associazione di volontariato coinvolte nel soccorso del 118, erano presenti la Polizia municipale, che ha portato avanti una dimostrazione agli studenti più piccoli di come ci si muove nel traffico, la Polizia stradale, che ha mostrato attraverso un visore cosa si prova a guidare in stato di ebbrezza, e Vigili del fuoco, che hanno portato in piazza i mezzi di soccorso.

L’evento ha riscosso un enorme successo anche grazie alla presenza di un team medico altamente qualificato. Medici e infermieri del 118, insieme al personale della Medicina dello Sport e delle associazioni di volontariato, hanno messo a disposizione la loro esperienza, offrendo ai cittadini esami gratuiti. Tra questi, l’elettrocardiogramma refertato, la misurazione della glicemia e della pressione arteriosa, sono stati tra i servizi più richiesti. Oltre alle dimostrazioni pratiche, sono stati affrontati temi cruciali come la prevenzione delle malattie cardiovascolari, la gestione delle dipendenze e l’importanza del monitoraggio dei parametri vitali.

Roberto Francini, direttore dell’assistenza infermieristica ospedale e territorio della zona Valdarno:” Questa è un’opportunità per poter andare a sensibilizzare e motivare al soccorso quelli che sono cittadini e ragazzi. Un’iniziativa dove si mette anche a conoscenza delle opportunità assistenziali che ci sono. Una giornata di questo tipo può rappresentare un primo approccio: ha l’obiettivo di creare curiosità nei ragazzi per poter andare a partecipare a una formazione più strutturata.”

Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni:” Un’iniziativa legata alla giornata mondiale del cuore che si celebra ogni 29 settembre. Questa in particolare eè stata organizzata d a una serie di soggetti a partire dall’area territoriale dell’emergenza 118 di Arezzo. Una mattinata che coinvolge le scuole ma anche i cittadini che da una parte potranno sottoporsi a test diagnostici gratuiti e dall’altra potranno apprendere quelle che sono le manovre salvavita. Una mattinata di sensibilizzazione importare per la quale ringrazio l’azienda Asl Toscana Sud Est e in maniera particolare il direttore del 118 Arezzo Simone Nocentini.”

Simone Nocentini, direttore 118 Arezzo:” Quella di oggi è una festa alla quale abbiamo invitato anche le scuole. Il motivo è quello di sensibilizzare i cittadini più giovani alla cultura dell’emergenza, all’utilizzo delle manovre di rianimazione e del defibrillatore. Abbiamo qui con noi oltre al 118 anche la medicina del territorio, attività di prevenzione della Asl, abbiamo i vigili del fuoco, i donatori di sangue e le associazioni di volontariato che con noi collaborano. Questa attività fa parte della settimana della vita e il Defibrillation Day è uno di quegli eventi che viene organizzato a livello nazionale ma ha anche un sapore locale per far conoscere ai nostri cittadini quelle che sono le risorse che la sanità mette loro a disposizione per una vita più sana, la prevenzione e stili di vita che possono essere più corretti. 

Nella nostra provincia ci sono 1300 defibrillatori dei quali il 25% sono presenti in Valdarno. Le persone formate nella provincia sono circa 45.000. Tutti gli anni con la scuola noi mettiamo nel nostro progetto circa 2000 nuovi formati e soccorritori del progetto Arezzo Cuore. L’importanza di questo progetto ormai è nota: serve a creare una rete che dia soccorso al cittadino vittima di un arresto cardiaco. Ormai da qualche anno il progetto è presente e siamo arrivati a una percentuale di pazienti portati vivi in ospedale del 40%. Un valore elevato rispetto a quando siamo partiti.

Samuele Pacchi, coordinatore 118 centrale operativa di Arezzo:” Le mattinate come queste sono fondamentali per la cittadinanza perchè il primo soccorritore in assoluto è colui che sta accanto al paziente che ha l’arresto cardiaco. Formare la cittadinanza, ma soprattutto i ragazzi delle scuole è sia un senso civico che un investimento per il futuro. grazie all’operato di tutti i colleghi infermieri e del personale della Centrale 118 che si presta a fare formazione continua abbiamo raggiunto dei livelli di cardio protezione provinciale notevoli a livello nazionale.”

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