Auto, piedi, moto, bici, treno, bus: arrivano gli “hub”, Centri di scambio intermodali nella Città Metropolitana di Firenze. I progetti (che saranno eventualmente finanziati con i fondi del recovery plan) illustrati da Dario Nardella e dai Sindaci di Bagno a Ripoli, Calenzano, Figline Incisa e Montelupo, con il progettista Paolo Borghetti
Saranno le stazioni ferroviarie di Figline e di Incisa, i centri di scambio intermodale del Valdarno fiorentino: su queste due, infatti, si è focalizzato il progetto della Città Metropolitana di Firenze sugli 'hub', centri in cui far incontrare le varie forme di mobilità e facilitare l'accesso ai mezzi pubblici ma anche favorire la ciclopedonalità. Il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella e i sindaci dei comuni interessati, cioè Bagno a Ripoli, Calenzano, Montelupo Fiorentino e, in Valdarno, Figline e Incisa con la sindaca Giulia Mugnai, hanno presentato il progetto previsto dal Piano urbano di mobilità sostenibile per i Centri intermodali di trasporto pubblico nel territorio metropolitano, insieme al progettista, Ing. Paolo Borghetti.
Si punta sulla mobilità sostenibile, in particolare, proprio attraverso l'organizzazione di Hub, Centri di mobilità che, in relazione agli spazi disponibili, possono contenere aree di sosta per i veicoli privati, colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, ciclostazioni, servizi di bike sharing e car sharing, servizi a supporto dell'utenza e così via. Il Ministero dei Trasporti ha stanziato a favore della Città metropolitana 1 milione e 268mila euro per la progettazione di fattibilità tecnica ed economica di interventi prioritari previsti dal Pums.
E' stata quindi candidata la progettazione immediata di quattro hub: Bagno a Ripoli, Pratignone(Calenzano), Figline e Incisa Valdarno, Montelupo Fiorentino, per complessivi 192mila euro. Altri due saranno progettati in seguito.
Tutti e sei gli Hub sono stati comunque già inseriti nel parco progetti per il recovery plan, per un importo di 14 milioni e 300mila euro: se i fondi verranno stanziati, si conta di portare a termine i lavori per i quattro hub in tre anni. "Sono stati scelti per le prime progettazioni 4 punti strategici del territorio Metropolitano che intercettassero i flussi di traffico verso la Piana fiorentina prima dei confini del comune di Firenze", ha spiegato Nardella. La progettazione degli Hub a seguito di procedura di gara è stata affidata al raggruppamento formato da Architecna Engineering mandataria e Sda Progetti e Letizia Guerri.
I dettagli degli interventi a Figline e a Incisa.
– Esistente: circa 500 posti auto, 50 posti moto
– Progetto: + 141 posti auto, 31 posti moto ( si sommano ai precedenti: avremo 641 posti auto e 81 posti moto)
– Una ciclostazione nuova.
Il progetto
"Raggiungendo la Piana da direzione SUD, le stazioni ferroviarie di Incisa e Figline Valdarno giocano un ruolo fondamentale nella realizzazione di un efficace servizio di interscambio modale Auto/trasporto pubblico. In ottica futura, con un servizio ferroviario più capillare nelle stazioni, come indicato da PUMS, ed uno sviluppato sistema di Info-mobilità di livello metropolitano, nel caso di problemi di traffico di ingresso nella zona del Casello Autostradale Firenze Sud o al cavalcavia del Varlungo, sarà possibile suggerire agli utenti provenenti con auto privata da Roma e diretti a Firenze, di parcheggiare a Incisa o Figline e sfruttare il treno per raggiungere il centro".
La stazione di Figline soffre di problemi legati alla sosta. La stazione è situata vicino all’Istituto Statale di Istruzione Superiore G. Vasari, allo stadio Comunale e ad zona con molte attività commerciali.
La stazione di Incisa si trova sulla linea lenta Firenze-Roma. Fermano solo treni regionali.
Le linee guida dell’intervento sono state:
• Ampliamento parcheggio in prossimità della stazione di Figline Valdarno;
• realizzazione di ciclo-stazione presso la stazione di Figline;
• ampliamento del parcheggio in prossimità della stazione di Incisa;
• miglioramento della viabilità di accesso alla stazione, sia pedonale che carrabile;
• implementazione di un sistema diffuso di info-mobilità;
• previsione di spazi per l'attesa e l'informazione dell'utenza sia pendolare che turistica.