Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Reggello all’attacco sulla questione Serristori, dove è stato chiuso il reparto tamponi e spostato il personale a Ponte a Niccheri. Nel mirino la politica regionale
"Le elezioni sono passate, gli scranni assegnati e le balle vengono a galla: siete falsi come le monete del Monopoli". Così Roberto Grandis, consigliere del Movimento 5 Stelle di Reggello, punta il dito contro la politica sanitaria regionale in merito al Serristori, l'ospedale figlinese dove una settimana fa è stato chiuso il servizio filtro tamponi covid, con il personale spostato a Ponte a Niccheri.
Grandis sottolinea: "In poco più di 15 anni la politica sanitaria regionale ha smantellato una trentina di piccoli ospedali che erano punti di riferimento per i cittadini dei territori, lasciando la popolazione alla mercé dei privati convenzionati, grazie alla politica dei tagli effettuati creando liste di attesa lunghissime in modo di avere la scusa per passare i servizi ai privati. Il neo Presidente di Regione pubblicizzava in campagna elettorale lo slogan “Difendiamo la nostra sanità Pubblica” un voto utile per non lasciare la regione alla destra, peccato che sono due facce della stessa moneta. Le regioni a trazione di destra sono più propense alla privatizzazione e lo dicono apertamente, mentre la sinistra molto più ipocritamente dice di tutelarla, ma poi privatizza nelle oscure stanze".
In riferimento al Serristori, il consigliere pentastellato aggiunge: "Questo ennesimo atto dimostra che il territorio della circoscrizione 2 Valdarno fiorentino non ha tutele sanitarie da parte della Regione e dall’ASL toscana centro con il direttore Morello più volte contestato. Vorrei anche ricordare che in campagna elettorale sia Benucci insieme ai due sindaci di Figline Incisa e di Rignan sono venuti alle a fare le comparsate nelle varie manifestazioni di protesta. Le loro parole sono indelebili sul caso Serristori: parlavano di "Scelte incomprensibili e irricevibili", chiedevano "un cambio di passo e di Governance nell'Azienda sanitaria", mentre il neo eletto presidente ha dichiarato: "Vogliamo valorizzare tutti i nostri ospedali". Ecco che i nodi vengono al pettine, promesse già infrante dal Dott. Morello, mentre in tutta la nazione i numeri covid tendono a risalire il nostro Ospedale territoriale viene alleggerito di personale. La scusa trovata è che l’area allestita era a scapito della medicina, peccato che tutte le volte che qualcosa viene tolto e rimesso è a scapito di tutto l’ospedale".
"Togliere il centro tamponi in un ospedale no covid – ribatte Grandis – è un controsenso, come non avere più un reparto analisi interno che dia risposte immediate. Vediamo quali risposte darà il neo eletto Giani che, dopo aver fatto la scampagnata di fine giugno, non ha cambiato il metodo da parte della governance Toscana nei confronti della sanità. Giani venga a spiegare come vuole tutelare la sanità in un incontro pubblico con i cittadini del territorio insieme al suo neo assessore alla sanità, attendiamo fiduciosi una sua risposta, visto che il governo stanzia milioni per il potenziamento della sanità pubblica, mentre la politica toscana lascia che un direttore generale tra i meno competenti in materia prenda decisioni che vanno in senso opposto alle direttive nazionali, mettendo a repentaglio la salute degli abitanti del territorio".
Grandis si appella infine ai due neo consiglieri regionali eletti in Valdarno fiorentino, Cristiano Benucci (PD) e Elisa Tozzi (Lega): "Vediamo se trovano una quadra per tutelare la salute dei cittadini del Valdarno fiorentino e fare fronte comune contro le scelte di tale management, e per far rispettare i patti territoriali. Sono anni che assistiamo a chiacchere e comparsate, l’Ospedale Serristori continua ad andare avanti grazie al contributo di associazioni del territorio che donano attrezzature e pagano anche stipendi, mentre i politici che governano questa regione fanno solo gli interessi delle strutture private. Noi daremo sempre supporto alle associazioni in qualsiasi evento di protesta che reputeranno di portare avanti contro lo scempio in atto nella sanità regionale e soprattutto in quella territoriale".