600 cittadini e 100 autisti hanno firmato la raccolta firme per riportare l’attenzione sul progetto iniziale dell’autostazione del “Memorario” a Montevarchi. Pollastro: “Siamo indietro rispetto a ciò che era stato previsto, non è stato fatto quello che era stato promesso”
È stata firmata da 100 autisti e 600 cittadini la petizione per porre l'attenzione sull'autostazione del "Memorario" a Montevarchi: da troppo tempo si starebbe aspettando una conclusione per il progetto iniziale per il quale sono sorte numerose lamentele anche verso l'amministrazione.
L'area, snodo centrale di tutto il Valdarno e punto di collegamento tra autobus e stazione ferroviaria avrebbe dovuto essere soggetto ad una serie di lavori di potenziamento e migliorie che non sono ancora stati svolti: in particolare un'autostazione, una biglietteria, una sala d'attesa, bagni e servizi igienici ed efficientamento dell'illuminazione.
"Noi abbiamo fatto una raccolta firme da parte di lavoratori e cittadini per far ripartire il progetto per il polo di interscambio ferro-gomma di Montevarchi – afferma Antonio Pollastro autista e rappresentante sindacale Bus Italia Sita Nord – questo polo doveva prevedere una serie di interventi che non sono stati ancora eseguiti: noi autisti siamo soggetti a continue manovre e retromarce, con in più assenza di marciapiedi e segnaletica. Si sono attivate tre segreterie di arezzo, Filt CGIL, Filt CISL e la Filt Trasporti."
"Vorremmo sollecitare per una ripartenza del progetto previsto – continua Pollastro – sono passati mesi, da parte della Regione ci è stato risposto che c'erano fondi destinati a questo polo d'interscambio ma poi ci è stato detto che l'amministrazione non si è mai avviata per partire con questi progetti. I cittadini rivendicano questa cosa, anche perché questa non è una qualunque autostazione, collega tre province Siena, Firenze e Arezzo ed è un punto strategico di spostamenti, di interscambio tra ruota e rotaia per tutto il Valdarno però rispetto a quello che era il progetto siamo indietro e i lavori sono ancora in corso dopo anni come possiamo vedere dalle strisce gialle."