Partecipata assemblea pubblica per il Centro di Cascia, organizzata dalla Cgil, con la presenza del curatore fallimentare. I tempi per sbloccare la vicenda sono però lunghi. Amministrazione e forze politiche: “Valutiamo anche soluzioni alternative”. Preoccupazione per il futuro dei dipendenti (a primavera 2015 scade la cassa integrazione) ma anche per il paese che è rimasto senza supermercato.
C'erano i lavoratori ma anche tantissimi cittadini che sono rimasti senza supermercato. Partecipata assemblea pubblica ieri sera alla biblioteca di Cascia, per discutere delle sorti del Centro.
Il negozio di Reggello è l'unico della catena che non è passato di proprietà a Carrefour ed il curatore fallimentare Sandro Quagliotti ha illustrato tutto il percorso ed i problemi che attanagliano il supermercato reggellese. C'è infatti un oneroso leasing a scoraggiare i possibili acquirenti e a rendere complicato un esito positivo della vicenda.
Preoccupazione che è stata espressa dalla Filcams Cgil e dalla Camera del Lavoro di Figline, che hanno organizzato l'evento, ma anche dall'amministrazione comunale e dagli stessi lavoratori, che si sono lamentati anche per l'assenza all'assemblea del sindaco Benucci. E poi c'è il tempo che stringe: i 21 dipendenti sono infatti in cassa integrazione che terminerà ad aprile.
Purtroppo la trafila per sbloccare l'impasse rischia di essere molto più lunga per questo sia cittadini che istituzioni hanno cominciato a pensare ad un "piano b". Adele Bartolini, vicesindaco di Reggello, ha annunciato l'impegno del Comune di Reggello per trovare una scappatoia. Prevedendo anche l'ipotesi dell'apertura di un nuovo supermercato in un'altra area di Cascia, bypassando così i problemi legati all'attuale immobile.
Ci sono poi alcuni cittadini che hanno proposto l'apertura di un mercatale a chilometri zero come avvenuto a Montevarchi, e rilanciato dal Movimento 5 Stelle. Piero Giunti, capogruppo del Pd, ha invece lanciato l'appello a tutti i soggetti coinvolti di fare e fare presto, "perchè il tempo è il nostro più grande nemico".
Anche Andrea Calò, presidente della commissione Lavoro, ha chiesto a tutti di fare la propria parte, chiedendo un impegno diretto dell'amministrazione ma anche rilanciando la necessità di un tavolo con le associazioni di impresa, "a cominciare dalla Lega delle Cooperative che al momento non ha risposto a nessuna delle nostre richieste di incontro. Per questo è necessario che anche il sindacato si attivi in questa direzione".
A Cascia si registra grande preoccupazione. Da una parte per il futuro dei dipendenti, dall'altra per la mancanza di un punto vendita di generi alimentari.