Gli ‘armadi’ per la banda ultralarga saranno attivati grazie ad un intervento di AgCom che ha sbloccato una situazione di stallo per un contenzioso tra Stato e Tim. In questo periodo in cui il telelavoro è diventato importante, si è intervenuti con maggiore velocità per allargare il servizio
Ci sono anche i territori e le frazioni di tre comuni valdarnesi, fra i 78 che in Toscana, già da aprile, vedranno attivare la banda ultralarga. Si tratta di Bucine, Figline e Incisa, Rignano: fanno parte di quell'elenco di territori dove la possibilità di navigare in libertà sulla rete era fino ad oggi tenuta in scacco da un contenzioso tra Stato e Tim.
Agcom, grazie anche al decreto “Cura Italia” sul coronavirus e su pressione della Toscana assieme alle altre Regioni interessate, ha deciso di sbloccare l’attivazione di 259 armadi entro aprile. "La forzata permanenza della popolazione tra le mura domestiche e molti che da casa lavorano in smart working rendono infatti necessario servire la più ampia popolazione possibile in tempi rapidi", ha spiegato la Regione.
“Si tratta di una buona notizia che abbiamo fortemente ricercato – commenta l’assessore all’innovazione e alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli – in un momento come questo non si poteva tenere senza connessione veloce parti di territorio dove le infrastrutture sono praticamente bloccate per un contenzioso in essere che non era stato risolto. Nei giorni scorsi ci siamo incontrati con Infratel, e con Tim per verificare insieme il modo per l’attivazione più rapida possibile e abbiamo definito il completamento della copertura in altri dieci comuni dove Infratel è intervenuta con risorse regionali”.
“Un’emergenza del resto come quella che stiamo vivendo – aggiunge l’assessore – mette ancora più in evidenza quanto avere una connessione veloce ad internet sia importante per lavorare e dunque per la competitività dei territori, ma anche per essere connessi con il mondo: per studiare, per comunicare, per utilizzare i tanti e sempre più frequenti servizi on line, anche della pubblica amministrazione.”
I comuni che hanno visto risolto la situazione in cui si trovavano per la decisione di Agcom sono sessantotto: Anghiari, Asciano, Bagni di Lucca, Bagno a Ripoli, Barberino di Mugello, Barnerino Tavarnelle, Bibbona, Borgo a Mozzano, Borgo San Lorenzo, Bucine, Calenzano, Capoliveri, Capolona, Casciana Terme Lari, Casola in Lunigiana, Castelfocognano, Castel San Niccolò, Castelfranco di Sotto, Castiglion Fibocchi, Cecina, Chiusi della Verna, Civitella Paganico, Coreglia Altelminelli, Crespina Lorenzana, Empoli, Figline e Incisa, Firenzuola, Fivizzano, Gambassi Terme, Gavorrano, Grosseto, Marradi, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montaione, Montecarlo, Monterchi, Monticiano, Montopoli Valdarno, Palazzuolo sul Senio, Peccioli, Pelago, Piazza al Serchio, Pietrasanta, Piombino, Poggibonsi, Pontassieve, Porto Azzurro, Pratovecchio Stia, Quarrata, Rignano sull’Arno, Rosignano Marittimo, Rufina, Sambuca Pistoiese, San Casciano in Val di Pesa, San Gimignano, San Giuliano Terme, San Miniato, San Sepolcro, Scansano, Scarlino, Scarperia e San Piero, Subbiano, Suvereto, Talla, Terricciola e Vaglia.