“Siamo in un tempo in cui si rende necessario un impegno collettivo di istituzioni e comunità sangiovannese
Il Festival della Partecipazione: da sabato 18 a domenica 26 gennaio si svolgeranno a San Giovanni Valdarno una serie di iniziative, in diverse parti della città, con la motivazione “Siamo in un tempo in cui si rende necessario un impegno collettivo di istituzioni e comunità sangiovannese”.
"Quando, a fine estate, abbiamo cominciato a lavorare sul 'Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni' – hanno spiegato il sindaco Valentina Vadi e l'assessore Nadia Garuglieri – si è creato immediatamente un interesse intorno a questo tema. Un gruppo di cittadini ha cominciato ad incontrarsi regolarmente e a confrontarsi sul concetto di 'cittadinanza attiva' e sul significato di 'cura dei beni comuni', sollecitando anche l’Amministrazione comunale a farsi parte attiva per sostenere e favorire la costituzione di un comitato di cittadini attivi. Questo interesse, questo desiderio di fare qualcosa per la città, questa voglia di 'partecipare alla cura del bene comune' è stata una conferma che il bene comune è una responsabilità di tutti, non solo di chi, in un determinato momento, si trova ad amministrare".
Anche i progetti di rigenerazione urbana che si sono realizzati nei diversi quartieri di San Giovanni hanno visto i cittadini impegnati a fare la propria parte per rendere più accoglienti e più decorosi gli ambienti pubblici. "Questa, che possiamo definire come 'una nuova pratica di cittadinanza' che vede le persone sempre più interessate a partecipare alla gestione della cosa pubblica è un elemento che intendiamo non solo sostenere, ma quanto possibile alimentare e promuovere anche attraverso un nuovo approccio nel governo della cosa pubblica che avvicini i cittadini alla sua gestione".
"Il Festival raccoglie questi stimoli, accetta una sfida non facile, apre uno spazio comune di dibattito, confronto e riflessione sui temi di cittadinanza attiva e democrazia partecipata – continua il sindaco Vadi – Mi auguro sia l’inizio di un percorso oltre che di un metodo di lavoro. Il convegno di apertura del Festival è dedicato al tema della Rigenerazione Urbana come strumento innovativo per la progettazione e lo sviluppo del territorio – saranno, anche, presentati in questo contesto i progetti di rigenerazione urbana attivi nei quartieri della nostra città – il convegno di chiusura è sul tema della 'Città che cura' come esempio di comunità coesa, inclusiva, che diventa terapeutica per chiunque ne faccia parte. Entrambi i convegni vedono la partecipazione di illustri relatori, provenienti da varie parti d’Italia, che ci porteranno l’esempio di best practices che possono essere buoni esempi da seguire".
Il Festival vedrà la collaborazione e la partecipazione di tutte le associazioni di volontariato del territorio che sono una ricchezza inestimabile e interlocutori privilegiati dell’Amministrazione comunale. Proprio alle persone che fanno parte di associazioni, in via prioritaria, ma comunque aperto a tutti i cittadini, è dedicato un intero pomeriggio di confronto/conoscenza con la presenza di facilitatori che utilizzeranno la tecnica dell’open space tecnology per raccogliere idee e proposte come esito costruttivo della chiusura del Festival.
"L’augurio e l’aspettativa maggiore è che questa settimana di confronto, di riflessione, possa essere l’occasione per innescare un modo nuovo di vivere la cittadinanza e di essere cittadini, con la consapevolezza chiara, che la cura del bene comune è una responsabilità di tutti, e la responsabilità più importante che abbiamo nei riguardi delle generazioni future".