Il 3 giugno si festeggiano i santi Lorentino e Pergentino, scelti dal Comune e dalla Diocesi come nuovi patroni di Laterina Pergine, con una visita guidata ad Arezzo nei luoghi dei santi. Il 30 maggio, inoltre, si terrà una conferenza sui due santi, alle 21, al teatro di Laterina
Sarà per la prima volta che il comune di Laterina Pergine celebrerà i suoi santi patroni: Lorentino e Pergentino. Tra gli adempimenti successivi alla fusione dei due comuni, difatti, vi era anche quello di scegliere l'istituzione del santo patrono, la scelta condivisa dall'amministrazione comunale e dalla diocesi è ricaduta sui due santi protomartiri latini, cioè i primi martiri riconosciuti dalla diocesi di Arezzo.
Una scelta ben accolta anche dal sindaco del comune unico Simona Neri che ha commentato: "Il martirio a cui i due fratelli vanno incontro offre un esempio anche ai nostri giovani di un impegno serio del "dono di sé", sia nella comunità religiosa che in quella civile. Il culto dei due protomartiri, oltre ad aiutarci a riscoprire le nostre vere radici, è una tradizione che vive in queste piccole comunità praticamente da sempre, ne abbiamo testimonianze nel '500-'600 dall'antico parroco di Pergine; dal terzo arciprete di Pergine, don Pietro Peruzzi, che narrava la storia dei due beati e anche con la chiesetta in località Poggio Bagnoli, edificata nell'800 ed intitolata ai protomartiri."
Giovedì 30 maggio, dunque, alle 21 presso il teatro comunale di Laterina si terrà una conferenza dedicata ai nuovi santi patroni del comune da parte del professor Pierluigi Licciardello, uno dei massimi studiosi della vita dei santi e non solo a livello locale.
Il 3 giugno, il giorno celebrativo derivato dalla data in cui i due santi compirono il martirio, è stata invece organizzata una visita guidata-pellegrinaggio ad Arezzo nei luoghi dei protomartiri. La giornata si concluderà con la venerazione delle reliquie nella chiesa dei Santi Lorentino e Pergentino in via Cavour, ad Arezzo, e con l'offerta del cero da parte del nuovo comune di Laterina Pergine ai propri patroni.