19, Luglio, 2024

Riorganizzazione delle consegne in Poste, Casucci (Lega) presenta interrogazione in Regione

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Sull’ipotesi che avevano già criticato i sindacati, il Consigliere Marco Casucci (Lega) chiede alla Giunta con una interrogazione: “La Regione intervenga per chiedere a Poste Italiane di non esternalizzare alcune linee di trasporti in provincia di Arezzo e Firenze”

Sul progetto di Poste Italiane per la possibile esternalizzazione di alcuni servizi di trasporto, paventato e criticato dai sindacati nei giorni scorsi, interviene con una interrogazione regionale il Consigliere della Lega, Marco Casucci. “Sembra che Poste Italiane abbia manifestato l’intenzione di esternalizzare il settore trasporti, un progetto che partirebbe già dal prossimo mese di aprile in alcune linee delle province di Arezzo e Firenze. Tale progetto, la cui adozione sembrerebbe essere motivata dalla necessità di abbassare i costi, potrebbe mettere a rischio circa 210 posti di lavoro in tutta la regione nonché la stessa attività core business dell’azienda".

"Da anni Poste Italiane – aggiunge Casucci – non è più una Pubblica Amministrazione ma una Società per Azioni chiamata ad operare, all’interno di un mercato completamente liberalizzato, con criteri di economicità e con stretti vincoli di bilancio e che compie autonome scelte di internalizzazione oppure di esternalizzazione secondo convenienze di carattere commerciale ed organizzativo, ponendo attenzione ai costi ed ai ricavi. Il settore trasporti di Poste Italiane, che negli ultimi 20 anni è stato smantellato, spacchettato, esternalizzato, è un servizio strategico perché ha il compito importantissimo di garantire la massima puntualità dei tanti collegamenti tra i Centri di recapito e la rete di tutti i 13.000 uffici postali dell’intera Italia". 

Con l'interrogazione, Casucci chiede alla Giunta regionale "quali iniziative intenda assumere per chiedere a Poste Italiane di ripensare al progetto di esternalizzare il servizio di trasporto e per assicurare ai cittadini toscani il miglior servizio possibile, con particolare riguardo ai piccoli centri. Chiedo anche se la Regione non intenda attivare un tavolo di confronto con le istituzioni locali, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali ed i dirigenti regionali di Poste Italiane Spa". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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