Negli ultimi tre anni un gruppo di studenti valdarnesi, con in testa Aniello Squillante, hanno chiesto agli enti competenti di risolvere i problemi di sovraffollamento nelle corse degli autobus utilizzate per raggiungere le scuole superiori: ora qualcosa si muove
Dopo tre anni di lettere e segnalazioni, qualcosa si muove sul fronte del trasporto pubblico su gomma nelle corse dedicate agli studenti delle scuole superiori del Valdarno. Negli ultimi anni, infatti, un gruppo di studenti e genitori, guidati dall'iniziativa di Aniello Squillante, si sono rivolti prima al comune di Figline e Incisa, poi alla Città Metropolitana e infine anche al Difensore Civico, che ha letto con molta attenzione le loro proteste per autobus sovraffollati e disagi vari.
Ora la Città Metropolitana spiega che, attraverso la Regione, si è aperto un confronto con la Provincia di Arezzo e con gli Istituti superiori, per avere un quadro più preciso di quanti sono gli utilizzatori del servizio, e quanti saranno da settembre 2019 i ragazzi iscritti nelle scuole del Valdarno. "Dopo tre anni, grazie anche all’intervento del Difensore civico, siamo riusciti a far contattare dalla Città Metropolitana gli istituti del Valdarno affinché per l’inizio delle attività didattiche del 2019 non si verifichino più i disagi che da anni riguardano gli utenti", spiega Squillante.
Sul tavolo resta la richiesta di aumentare i mezzi in servizio; inoltre, spiega ancora Aniello Squillante, "credo sia opportuno far sottoscrivere un patto tra la Città metropolitana di Firenze, la provincia di Arezzo e gli istituti del Valdarno, affinché a settembre gli studenti possano usufruire di un servizio più efficiente e sicuro. Ritengo indispensabile che all’interno del patto il coordinatore si assuma la responsabilità di verificare ogni mese la situazione del trasporto pubblico locale, così da monitorare la situazione".