24, Novembre, 2024

Serristori, Cobas: “Ospedale ancora senza bar, mensa e parcheggi adeguati e sicuri”

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Intervengono i delegati Rsu Cobas pubblico impiego Usl Toscana Centro

Serristori:  i delegati Rsu Cobas pubblico impiego Usl Toscana Centro segnalano le condizioni in cui versano alcune parti del presidio figlinese e lamentano promesse fatte ma non mantenute.

"Il 28 settembre 2018 l’assessore regionale al Diritto alla salute, Saccardi insieme al Direttore generale Morello della USL Toscana Centro, unitamente ad un cospicuo numero di direttori fecero una visita lampo al presidio ospedaliero Serristori, promettendo mari e monti. In quell’occasione l’assessore annunciò un crono-programma che dettava tempi di esecuzioni di lavori attesi dal lontano 2013, lavori di riqualificazione, miglioramento e messa in sicurezza pari a 'quasi 8 milioni di euro di investimenti, nuove assunzioni e attività in incremento'. Tra i primi l'impegno a collocare entro novembre 2018, nonostante la nostra motivata contrarietà, all'interno del pronto soccorso il medico di continuità assistenziale, il medico del 118 e la realizzazione di due postazioni di Automedica".

"Inoltre, entro la primavera 2019, doveva essere inaugurato il nuovo Bar e Ristoro, chiuso dal lontano 31 ottobre 2017. Un bar che svolgeva un servizio di pubblica utilità per i cittadini, pazienti e familiari e soprattutto verso i lavoratori già privi di una mensa aziendale. I lavoratori dell’Ospedale Serristori e del Distretto socio sanitario, hanno da sempre richiesto il ripristino di una mensa aziendale e la riapertura del bar, il primo per il rispetto di un diritto contrattuale e di pari dignità con gli altri ospedali, il secondo oltre che punto di ristoro anche come spazio di aggregazione con funzioni sociali. Siamo a marzo e niente di tutto questo è stato realizzato neppure l’annunciato il restauro della Scala monumentale esterna".

I Cobas continuano: "A parte i servizi di pubblica utilità, preoccupante è lo stato in cui versa il piccolo parcheggio per i lavoratori dell’Ospedale, un‘area incustodita, insufficiente, insicura fonte di disagi e criticità. Numerosi sono sati gli atti di vandalismo e danneggiamento di autoveicoli dei lavoratori, puntualmente segnalate alla direzione sanitaria che come sempre brilla di inconcludenza. Altro che vigilantes in portineria e telecamere sparse nei punti “nodali” dell’ospedale".

"La scelta di denunciare le promesse non mantenute da parte di assessori, sindaci e manager in materia di infrastrutture e servizi, tralasciando volutamente l’argomento delle assunzioni e della carenze di personale, vuole richiamare da parte dei Cobas l’attenzione dei cittadini su come in questi anni si siano spese tante parole per non concludere nulla. Nonostante i ripetuti inganni, le false promesse i milioni di euri dichiarati investiti, oggi l’Ospedale continua a versare in una preoccupante precarietà dove brilla tra tutti la desertificazione dei servizi ed esercizi volti all’accoglienza. Anche su queste negligenze gli amministratori dovranno rispondere ai lavoratori e ai cittadini sapendo che come Cobas continueremo a contrastare il declassamento, il degrado e lo smantellamento dell’ospedale".

 

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