Commentando la mostra che si aprirà sabato, l’ex sindaco, oggi all’opposizione, ha auspicato che sul fronte della cultura si fissino obiettivi importanti anche nei prossimi anni
Soddisfazione per l'arrivo della Pala del Botticelli, in mostra fino ad aprile a Montevarchi, è stata espressa anche da Francesco Maria Grasso, ex sindaco oggi all'opposizione con il gruppo Montevarchi Democratica, che però auspica il ritorno definitivo dell'opera in città.
"Apprendiamo – si legge in una nota – che la Pala del Botticelli sarà oggetto di una mostra per alcuni mesi quale ospite nella sua casa di Montevarchi collocata al palazzo del Podestà,. Ringraziamo tutti coloro che si sono prodigati in questo sforzo a partire dall'amministrazione comunale, agli uffici con il suo dirigente e funzionari, e con particolare attenzione un ringraziamento di cuore all'assessore Isetto che tante critiche ha subito da questo consigliere per aver abbattuto e ridotto i livelli di spazi culturali presso il cassero e presso la ginestra".
"Un'attenzione particolare voglio rivolgere al maestro concittadino Luca Canonici che potremo considerare il padre di questo piccolo passo, speriamo foriero di grandi future nuove notizie per riportare la pala del Botticelli nella sua Montevarchi. Perchè questo deve essere l'obbiettivo dei prossimi anni. Dobbiamo riportare la Pala stabilmente nella sua casa, nella chiesa di Cennano, non appena monsignor Brandi avrà ristrutturato la chiesa con i soldi già destinati dalla Presidenza del Consiglio alla Collegiata".
"Su questo – conclude Grasso – dobbiamo lavorare tutti insieme per avere l'autorizzazione dal Ministero, dalla Regione Toscana e dal Magnifico Rettore dell'Università di Firenze come ci avevano promesso 4 anni orsono, se riuscivamo a ristrutturare la chiesa di San Lodovico. Pertanto complimenti a tutti, assaporiamo questa bella mostra ma lavoriamo per il futuro al fine di riavere la pala del Botticelli a Montevarchi dove è nata".
