19, Dicembre, 2024

Vicenda Consiglio comunale, Renzi (FI UdC): “Le regole sono uguali per tutti”

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Il consigliere di opposizione ricorda che in passato il numero legale era stato calcolato in altro modo: “Ma il 14 dicembre è stata presa una decisione ben diversa, con la stessa identica situazione, che caos!”. E chiede un passo indietro della sindaca Mugnai

Non si placa a Figline e Incisa la polemica politica dopo il consiglio comunale del 14 dicembre, per il quale le opposizioni hanno presentato anche un esposto. A intervenire oggi è anche il consigliere comunale di Forza Italia UdC, Roberto Renzi, che sbotta: "Le regole sono uguali per tutti". 

"Le Istituzioni – spiega – hanno regole ben precise: per far approvare un atto in aula deve esserci il numero legale, anche per la  surroga di un consigliere. Non è vero che ciò che è avvenuto il 14 dicembre è stato un atto unico mai successo, anche con le dimissioni del consigliere Caramello vi fu la mancanza del numero legale; allora in aula eravamo rimasti in 8 consiglieri, a presiedere l'aula il vice-presidente Sandro Sarri che su consiglio del segretario dottor Saccà dichiarò sospeso il consiglio comunale per mancanza di numero legale. E invece il 14 dicembre con lo stesso regolamento, con lo stesso numero di consiglieri in aula 8, con lo stesso presidente Sarri al timone è stata presa una decisione ben diversa, con la stessa identica situazione, che caos!". 

"Non è neanche vero – aggiunge Renzi – che è stata la prima volta che una o più forze politiche hanno abbandonato l'aula per forma di protesta o altro, il Pd lo fece il 12 luglio dopo neanche 30 secondi dall'appello del  segretario, con il sindaco non presente: il Presidente del consiglio Cristina Simoni (iscritta al Gruppo Pd) non era ben vista dalla maggioranza perché aveva osato mettere in dubbio alcune parti del bilancio, come se non fosse un'Istituzione. In quell'occasione le minoranze non hanno forzato la mano o hanno dichiarato alla stampa che la democrazia era mancata: uscire dall'aula, che lo faccia l'opposizione o che lo faccia la maggioranza, è un atto politico, da sempre". 

Renzi ricorda poi anche il caso del "consiglio comunale del 27 luglio convocato, revocato, la Presidente Simoni si sente male e viene ricoverata, il consiglio viene ri-convocato a 5 ore dall'inizio. Questa legislatura è un disastro nei modi di fare e nelle realizzazioni, peccato perché il consiglio è composto da belle e buone persone. Non riesco a comprendere come ciò non passi dalla Giunta e dalla maggioranza, che non ha mai cercato collaborazione neanche nelle crisi industriali recenti, una banale riunione almeno su una materia dove 'seppellire l'ascia di guerra', mentre per parlare con un membro della Giunta bisogna prendere l'appuntamento".

"È andata male signora Sindaca – chiude Roberto Renzi – lo vedrà anche lei stessa costretta da 5 anni a rimettere le stesse opere come investimenti nei vari opuscoli propagandistici, le Lambruschini, la variantina e così via, non ci crede più nessuno, faccia un gesto signorile: liberi dall'imbarazzo anche la sua maggioranza costretta a prendere "schiaffi in aula" perché non è più tale, è un consiglio comunale formato da tante minoranze, ne prenda atto". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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