25, Novembre, 2024

Teatro Wanda Capodaglio, la preoccupazione della Lista civica: “Perché non parte la nuova stagione?”

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Al teatro comunale di Castelfranco sono iniziati gli appuntamenti del “Teatro a merenda” per i bambini, ma non c’è traccia ancora della nuova stagione teatrale. La Lista civica, con i consiglieri Morbidelli e Grassi, chiede all’amministrazione comunale di chiarire la situazione

Non è ancora stata presentata la nuova stagione teatrale al Wanda Capodaglio, il teatro comunale di Castelfranco. Partita l'edizione 2018/2019 di "Teatro a merenda", il cartellone dedicato ai bambini, ma della stagione di prosa, che lo scorso anno aveva riscosso anche molto successo, al momento non c'è notizia. La Lista civica di Castelfranco Piandiscò, con i consiglieri Marco Morbidelli e Antonella Grassi, chiedono chiarezza. 

"Ci facciamo portavoce delle istanze dei cittadini del comune, che non vedono partire la stagione teatrale 2018/2019 al Teatro Wanda Capodaglio di Castelfranco di Sopra. Chiediamo al Sindaco che spieghi ai cittadini perché ancora non è stato presentato il cartellone degli spettacoli, perché ancora non è possibile confermare o fare nuovi abbonamenti alla stagione. Il glorioso teatro castelfranchese, dopo una fase positiva dello scorso anno, quando sembrava che addirittura si volessero fare due turni di spettacoli, sta attraversando una crisi? Non sappiamo a cosa sia dovuta questa stasi. Il Sindaco e l'assessore alla cultura ce lo dovrebbero spiegare". 

"E pensare – sottolinea in una nota la Lista civica – che il nostro Teatro Capodaglio era il più attivo in questa vallata e oltre. Sono lontanissimi i tempi del Concorso Nazionale di recitazione per giovani attori istituito nel nome di Wanda Capodaglio. Quel concorso che portava le scuola di teatro italiane con i propri allievi a competere per aggiudicarsi il Premio. Anche quello fu abbandonato dalle amministrazioni che hanno preceduto l'attuale, nel silenzio di tutti. La cultura, come la intendevamo al tempo del Concorso Capodaglio era ben lontana da quella delle sagre, delle rassegne preconfezionate, che ci sono oggi in giro per la Toscana".

"Qualcuno – concludono Morbidelli e Grassi – ha irresponsabilmente sperperato un patrimonio, un palcoscenico nazionale costato lavoro, fatica e grande inventiva.  Senza dimenticare che al tempo, le stagione teatrali contavano ben 16 spettacoli a stagione. Oggi non si riesce nemmeno ad acquistare pacchetti teatrali già preconfezionati dalla Fondazione Toscana Spettacolo. Ci attendiamo delle risposte ed una accelerazione". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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