L’assemblea del movimento Avanti Montevarchi del 4 luglio scorso ha tracciato il proprio bilancio dei due anni dall’insediamento dell’amministrazione Chiassai. Diversi i nodi critici secondo l’opposizione
Una critica all'Amministrazione Chiassai nei primi due anni dall'insediamento: arriva dal movimento Avanti Montevarchi, oggi all'opposizione, in seguito all'assemblea che si è svolta lo scorso 4 luglio. "Se gli annunci e i selfie risolvessero i problemi, Montevarchi farebbe invidia alla Svizzera. Così non è, però, e dunque i due anni di governo di Silvia Chiassai e della sua impalpabile giunta si sono caratterizzati per il nulla assoluto", si legge nella nota del movimento.
Tra le critiche: "Ben poco di quanto promesso in campagna elettorale è stato realizzato o anche solo abbozzato. Non il contrasto deciso al degrado urbano e al declino del centro storico, non un piano vero di opere pubbliche né di manutenzioni. Interventi sporadici e senza un’idea precisa con alcune perle quali il mancato recupero dell’Auditorium che rimane chiuso e inutilizzabile: se è vero che l’amministrazione precedente non si era neanche accorta del problema, questa continua a non farci caso e ricorre, per le iniziative, a spazi privati. Aspettavamo con ansia che fosse restituita alla fruizione collettiva l’area della Colonia ma anche per quest’anno sarà pronta (forse) l’anno prossimo".
Sul fronte delle opere pubbliche: "Aspettavamo l’area per la sgambatura dei cani che per il momento è oggetto di causa per, sembra, errata localizzazione da parte del Comune. Il cinema teatro Impero doveva, secondo quanto promesso in campagna elettorale, essere riportato a nuova vita, invece è ancora lì con copertura in amianto e ordinanze disattese. Nessuna negoziazione seria con le aziende del gas, dell’acqua e dei rifiuti; niente Fondazione della cultura. In compenso si sono portate avanti varianti urbanistiche particolari con processi amministravi di dubbia solidità o come la ex Tabaccaia, con il beneficio di far risparmiare il privato. Scelte che sono state effettuate evitando di attivare concretamente la procedura per il nuovo strumento urbanistico. Infine – chiude Avanti Montevarchi – le operazioni improvvisate quali la vendita dei Giardini Spinelli per una nuova colata di cemento, o la chiusura immotivata della scuola elementare di Levanella".