21, Dicembre, 2024

Lo scultore che ‘difende’ un vecchio opificio: la storia di Piero Gensini raccontata negli scatti del Lab dei Fotoamatori Mochi

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Alle Gualchiere di Remole, nel comune di Bagno a Ripoli, l’artista Gensini è unico custode di un antico opificio per la lavorazione della lana, messo in vendita dal comune di Firenze che ne è proprietario. Trentuno fotografi del Lab dell’Associazione Fotoamatori Mochi hanno visitato questo posto e raccontato le loro impressioni con una serie di scatti, in mostra a Motnevarchi, a Casa Mannucci, fino al 28 febbraio

Uno scultore che ha messo la sua arte a difesa di un patrimonio storico, sottraendolo all’incuria e al degrado. Un gruppo di appassionati di fotografia che provano ad allargare le possibilità espressive del linguaggio fotografico. Dall’incontro tra Piero Gensini e il Lab dell’associazione Fotoamatori Francesco Mochi di Montevarchi è nata “Dittici”, la mostra fotografica aperta fino al 28 febbraio presso la Corte de' Medici, spazio espositivo in via Roma 142, a Montevarchi.

 

Le strade di Piero Gensini e del Lab si incrociano nell’ottobre scorso. Lui, scultore fiorentino classe 1945, una lunga e pluripremiata carriera alle spalle con decine di esposizioni personali e oltre 250 collettive in tre continenti, vent’anni fa ha scelto di spostare il suo atelier alle Gualchiere di Remole. Si tratta di un austero opificio costruito nel '300 sulle sponde dell’Arno, nel punto in cui il fiume forma un’ampia ansa di fronte all’attuale frazione de Le Sieci, tra il comune di Bagno a Ripoli e quello di Pontassieve, e di cui Gensini è da allora l’unico custode.

Utilizzate dall’Arte della Lana fiorentina nel momento del suo massimo splendore e appartenute anche alla potente famiglia degli Albizi, le Gualchiere, così chiamate perché lì veniva realizzata la gualcatura, una delle operazioni più importanti del ciclo di produzione della lana, oggi rischiano di scomparire. Da decenni sono abbandonate a una natura che vuole riguadagnare il suo spazio e all’incuria che le spinge verso il crollo. Vari progetti di recupero sono rimasti lettera morta e negli ultimi mesi il Comune di Firenze, proprietario della struttura, l’ha messa in vendita immaginandone la trasformazione in albergo di lusso, spa e ristorante.

 

Una sola persona se ne prende ancora cura: Piero Gensini, che alle Gualchiere lavora, studia, raccoglie materiali, traccia bozzetti e scolpisce in simbiosi con il bosco e con il fiume. Le sue opere danno corpo all’invisibile, destrutturano e sintetizzano il mistero della natura in forme pure. E questa sua ricerca ha subito innescato una forte connessione con i membri del LAB. "A loro – spiega Marco Bartolini, che guida il Laboratorio – è stato chiesto di seguire l’esempio di Gensini: raggiungerlo nel suo studio e raccontare l'esperienza, le impressioni, superando la rappresentazione realistica, ma concentrandosi sul proprio pensiero". 

 

 

Così è nata Dittici. "Dittici" perché sono due le discipline che si incontrano, scultura e fotografia. L’arte di dominare la forma e quella di sottrarre l’istante al tempo per ripensarne il senso. Scultura e fotografia che danno forza a una riflessione collettiva coerente, perché realizzata nello stesso luogo e momento, eppure estremamente personale. "Dittici", però, anche perché i 31 lavori in mostra, tanti quanti i loro autori, sono la composizione di due scatti che, letti come un insieme, propongono una micro­narrazione personale, intima dell’autore.

Oltre ai lavori fotografici sono esposte due sculture originali di Piero Gensini selezionate dall’autore. La mostra, a ingresso libero, è visitabile negli orari di apertura del negozio Mannucci Casa che ospita lo spazio espositivo.

 

Gli autori che espongono sono: Nadia Acciai, Fabrizio Arnetta, Maurizio Barlacchi, Marco Bartolini, Francesca Becattini, Letizia Bellini, Francesca Calvelli, Jody Ceruti, Alessandra Cioncolini, Arturo Citino, Monica Cocco, Nicola Della Vedova, Stefania Donati, Andrea Fratini, Alessandro Frignani, Daniele Menabeni, Mario Mannucci, Gianluca Manunza, Simone Marino, Federica Marrubini, Paolo Mugnai, Sara Papi, Tommaso Parolai, Tania Peri, Roberta Picchioni, Nadia Romanova, Claudio Seroli, Giacomo Stellini, Andrea Tani, Juri Tanzi, Abla Xhaferri. 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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