23, Dicembre, 2024

Restone, degrado e rifiuti abbandonati. Mozione del M5S in consiglio comunale

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

“Gli argini dell’Arno al Restone sono ormai una discarica abusiva”, commenta il consigliere pentastellato Lorenzo Naimi che ha presentato una mozione affinché si adottino provvedimenti risolutivi

Rifiuti abbandonati e degrado lungo gli argini dell'Arno al Restone: una situazione che si ripete puntualmente, e che ha spinto il consigliere del Movimento 5 Stelle di Figline e Incisa, Lorenzo Naimi, a presentare una mozione in merito per il prossimo consiglio comunale. 

"È necessario – spiega Naimi – richiamare l’attenzione dell’Amministrazione sull’utilizzo come discarica abusiva degli argini Arno di Restone poiché, nonostante  le numerose segnalazioni dei residenti dal 2012 ad oggi, il problema non si è risolto. Nel tempo, in questa zona è stato abbandonato di tutto: materiale pericoloso come amianto, oltre a pezzi di elettrodomestici, mobili e anche materiale edile, tegole e calcinacci. Evidentemente quanto è stato fatto fino ad oggi non è sufficiente per scoraggiare il continuo scarico di rifiuti in zona, da parte di personaggi indubbiamente incivili".

Serve una zolusione, conclude Naimi: "Dopo circa 5 anni riteniamo sia venuto il momento di porre fine all’uso di questa zona come discarica abusiva e trovare misure risolutive. Per i residenti, per coloro che passano lungo gli argini di Restone, per l’ambiente e per l’immagine del Comune stesso, è necessario ristabilire in tempi rapidi il decoro e la sicurezza di una località che, anche se periferica, merita la solita attenzione di tutte le altre zone del Comune. La nostra proposta è di installare un sistema di videosorveglianza in via Aretina, lungo gli argini dell’Arno in località Restone, così come già ipotizzato nell’agosto 2015, e dotare la zona di adeguata segnaletica relativa alla videosorveglianza e al divieto di abbandonare rifiuti. Infine riteniamo essenziale un controllo programmato e puntuale della polizia municipale". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati