Oggi niente candidati ad affrontare l’esame: dall’autoscuola Gianni di Montevarchi è partita una forma di protesta che accomuna il Consorzio delle autoscuole Jolly della Provincia di Arezzo. Nel mirino un esaminatore che, secondo quanto denunciato anche in una lettera alla Motorizzazione, terrebbe atteggiamenti maleducati durante l’esame
"Non ci sono candidati": così, oggi, all'Autoscuola Gianni di Montevarchi, è stato accolto l'esaminatore inviato per sostenere la sessione. Inizia così, dal Valdarno, una forma di protesta che vede, compatta, l'adesione delle autoscuole aderenti al Consorzio Jolly di tutta la Provincia di Arezzo: 23 aziende con oltre 40 sedi all’interno delle quali operano, tra titolari e dipendenti, quasi 70 addetti. Una protesta a cui si sono associate anche l'autoscuola Start e l'autoscuola Tiberina.
Non si faranno esami di scuola guida, di teoria o di pratica, nelle autoscuole del Valdarno e della provincia di Arezzo, finché a giudicare i candidati sarà questo esaminatore. "Vogliamo segnalare come la sua condotta, in sede di esami, si caratterizzi in modo troppo frequente per il mancato rispetto degli elementari principi deontologici con profili di maleducazione, scarso rispetto, e carenza di professionalità sia nei confronti degli allievi che di noi operatori", hanno scritto le autoscuole in una lettera indirizzata alle Motorizzazioni civili della Toscana e di Roma, alla Provincia di Arezzo e all'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli.
"Desideriamo segnalare e denunciare la situazione di notevole disagio che si è venuta a creare, all’interno del territorio provinciale di Arezzo, nell’ambito delle sessioni di esame per il rilascio delle patenti di guida. Tale situazione è legata ai comportamenti tenuti in tali sedi dall’esaminatore in questione, che viene spesso incaricato dello svolgimento delle sessioni di esami con allievi delle nostre scuole", spiegano le autoscuole. Non si tratta di una critica nel merito delle decisioni che assume, ma dell'atteggiamento: i responsabili delle aziende parlano di ripetute offese ai candidati e agli stessi istruttori che li accompagnano.
"Il tutto finisce per creare una spesso intollerabile situazione di disagio sia per i candidati che per noi istruttori che in ragione di ciò veniamo altresì sminuiti nella nostra professionalità e autorevolezza nei confronti dei nostri utenti. Da qui la nostra unanime decisione di non fare partecipare i nostri allievi alle future sessioni di esame sia teorici che pratici" finché, appunto, l'esaminatore resterà quello finito al centro delle polemiche.
Oggi, intanto, si è presentato a Montevarchi: di fronte all'assenza di candidati e alle rimostranze dei titolari delle autoscuole (una decina quelli presenti al momento), ha preso atto della situazione dicendosi pronto ad aprire un confronto. Per ora, però, prosegue lo sciopero dell'esame di scuola guida.