Parenti, amici, conoscenti, colleghi dell’aeronautica militare, il sindaco e i bambini di Rapolano, e i bambini di Terranuova: tutti insieme per ricordare chi perse la propria vita per salvare quella degli altri
Come ha sottolineato il sindaco Sergio Chienni nei momenti difficili, in quelli in cui le decisioni devono essere prese subito senza molto riflettere, viene fuori il meglio o il peggio dell'essere umano. E il 7 novembre 1967 il capitano pilota dell'aeronautica militare Giancarlo Battagli, 28 anni, terranuovese, mentre stava sorvolando Rapolano con l'aereo in avaria non ebbe dubbi: pensò alla vita di tanti bambini, delle donne e degli uomini e invece di lanciarsi fuori dal mezzo salvandosi lo portò lontano dal centro abitato precipitando. Il suo corpo privo di vita fu ritrovato il giorno dopo. Si dice che la manovra del capitano repentina e veloce fece suonare le campane della chiesa.
A 50 anni dalla morte, dopo la mostra allestita dal 4 novembre, la figura professionale e personale di Giancarlo Battagli è stata ricordata nella sala del consiglio di Terranuova. Presenti alla commemorazione, oltre al sindaco di Terranuova Sergio Chienni e a tanti terranuovesi, la moglie e il figlio, gli amici, i colleghi dell'aeronautica, i bambini di Rapolano e il sindaco.
"Ricordiamo Giancarlo per due ragioni: stamani ci sono i bambini della scuola di Rapolano e il suo gesto eroico ha salvato la comunità di quel paese. Mi piace pensare che questi bambini siano qui grazie al gesto del capitano Battagli che ha salvato probabilmente i loro nonni. La seconda ragione è la natura della persona: quando ci si trova in una situazione di estrema difficoltà credo venga fuori la natura dell'uomo. Giancarlo in pochissimi secondi ha scelto di sacrificare la propria vita invece di quella degli abitanti di Rapolano".
Tutti lo hanno ricordato come un uomo buono e generoso, sempre allegro e amante del suo lavoro. Tanti ricordi che hanno creato commozione nei presenti e nei familiari così come la canzone che i bambini di Rapolano hanno cantato in suo onore.
Il figlio Sandro, che all'epoca della morte del capitano pilota aveva circa un anno, e la moglie Laura hanno risposto alle domande dei bambini.
E per suggellare la mattina in onore del capitano pilota Giancarlo Battagli il sindaco di Terranuova Sergio Chienni ha consegnato alla moglie l'onorificenza "Poggio Bracciolini", una benemerenza che viene riconosciuta a quanti, con la propria opera, hanno reso servizio a Terranuova ed alla comunità.
La parola poi è passata al figlio Sandro.