Il volume di Alessandro Gambassi, che ripercorre la lunga storia mineraria del territorio di Cavriglia e dei minatori che hanno versato sudore nelle cave tra il 1860 ed il 1994, è stato presentato nella Sala del Gonfalone del Consiglio Regionale della Toscana
37 donne e 41 uomini del villaggio di Santa Barbara raccontano i durissimi anni della guerra, del dopoguerra e delle lotte dei minatori per salvare le miniere di lignite e il proprio lavoro. Racconti precisi impreziositi da un'interessantissima galleria di foto d'epoca del villaggio e della miniera. È "Il villaggio minatori di Santa Barbara", il libro di Alessandro Gambassi che ripercorre la lunga storia mineraria del territorio e quella dei minatori che hanno versato sudore nelle cave tra il 1860 ed il 1994. Il testo è stato presentato nella Sala del Gonfalone del Consiglio Regionale della Toscana.
Oltre all'autore Alessandro Gambassi, sono intervenuti Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Vincenzo Ceccarelli, Assessore Regionale alle Infrastrutture, Filippo Boni, Vicesindaco di Cavriglia, Gianfranco Molteni, direttore del Museo Mine, e Ivano Ferri, ex Sindaco di Cavriglia.
Il libro è figlio di un lavoro lungo e minuzioso, portato a termine con successo solo grazie alla tenacia ed al forte attaccamento alle proprie origini mostrati dai “Tinaioli", ovverosia i rappresentanti dell'Associazione Culturale “Latinaia” nome dell'antica località dove agli inizi del '900 sorse il Villaggio Minatori. Un passato che ha profondamente segnato la comunità anche sotto il profilo umano, sociale, economico, politico e storico-culturale.
"Dal 1860 fino al 1994 sono state centinaia le famiglie trasferitesi proprio a Santa Barbara per trovare lavoro nelle cave. Migliaia di persone che hanno saputo crescere i loro figli trasmettendo il valore e l'importanza del sacrificio. Quei figli che ancora oggi vivono nel Villaggio Minatori e che hanno avvertito la necessità di promuovere la pubblicazione di un documento che mettesse nero su bianco l'inestimabile patrimonio rappresentato da quelle storie di passione, fatica e rispetto che altrimenti rischierebbero di essere dimenticate col passare degli anni".