La denuncia, per tutti coloro che sono stati identificati, è per l’ingresso in proprietà privata. I carabinieri di Castelnuovo dei Sabbioni hanno individuato uno degli organizzatori, un ragazzo di Cavriglia, denunciato per aver messo in piedi una manifestazione non autorizzata. Grazie anche alle unità cinofili, ci sono infine anche alcuni sequestri di sostanza stupefacente
Arriva ad una settimana di distanza dal Rave party di Bomba, il bilancio finale dei provvedimenti presi dai carabinieri della compagnia di San Giovanni. Rispetto al primo bilancio, si arricchisce in particolare di un dato: sono 633 le persone che sono state identificate e per le quali, indistintamente, scatterà la denuncia per ingresso in proprietà privata, visto che il Rave si è tenuto in un terreno di proprietà di Enel.
I partecipanti, secondo le stime delle forze dell'ordine, sono stati più di duemila nei tre giorni, con età media intorno ai 20 anni, provenienti per la maggior parte dal nord Italia ma anche dalle altre Regioni, e anche dall'Europa: 58 gli stranieri identificati, da Inghilterra, Francia e Germania. Tra le persone controllate dai carabinieri, anche 33 minorenni.
I carabinieri di Castelnuovo dei Sabbioni sono riusciti inoltre ad individuare quello che sarebbe uno degli organizzatori dell'evento: si tratta di un giovane di Cavriglia, che è stato denunciato proprio per organizzazione di manifestazione non autorizzata.
Un centinaio i carabinieri impegnati per monitorare l'evento in maniera continuativa, presenti sul posto anche le unità cinofile di Firenze, Pisa San Rossore e della 46° Brigata aerea di Pisa. Batman, Lion e Asko, questo il nome dei tre cani anti-droga, hanno permesso di scovare e sequestrare per lo più marijuana e hashish (circa 100 grammi, compresi quelli abbandonati alla vista delle unità cinofile e ritrovati quindi a terra), ma anche 3.5 grammi di cocaina, e meno di un grammo di chetamina, eroina e Mdma.
Come già emerso dal primo bilancio, nel complesso il Rave non ha creato problemi particolari, né dal punto di vista dell'ordine pubblico né da quello sanitario.