Dal 1° gennaio 2018, nei pronto soccorso della Toscana i codici di priorità saranno numerici: dall’1 dell’emergenza al 5 della non urgenza. Cambia però anche l’organizzazione dei pronto soccorso, con tre diverse aree di complessità clinico-assistenziale. Le novità presentate dall’assessore regionale Saccardi
Addio al codice rosso, dal 1° gennaio 2018, nei pronto soccorso della Toscana: al suo posto arriverà il "codice 1". E via così fino al "codice 5", che indicherà la condizione di minor urgenza. L'addio ai codici colore, sostituiti da codici numerici, è una rivoluzione che fa parte, però, di una più ampia riorganizzazione dei pronto soccorso di tutti gli ospedali toscani, annunciata oggi dall'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi insieme a Maria Teresa Mechi e Luca Puccetti, del settore Qualità dei servizi e reti cliniche dell'assessorato.
Nel nuovo modello presentato, l'organizzazione del PS è stata ridisegnata proprio a partire dal triage che non si limiterà più a "mettere in fila" i pazienti per essere visitati dal medico dando priorità alle situazioni a maggiore gravità, ma orienterà da subito i pazienti verso i percorsi di cura interni al Pronto Soccorso. Il paziente, in pratica, viene accolto in base al suo bisogno clinico ed alla complessità assistenziale, grazie alla individuazione a partire dal triage del percorso più appropriato (saranno tre i percorsi diversi disponibili).
Il nuovo triage utilizza codici numerici con una numerazione crescente al decrescere della priorità in base alla valutazione del rischio evolutivo, dei bisogni assistenziali e dell'impegno di risorse stimato per il trattamento. I pazienti valutati con codice 1 vengono assegnati all'area ad alta complessità clinico-assistenziale, i pazienti valutati con codice 2 e 3 all'area a complessità clinico-assistenziale intermedia e quelli con codice 4 e 5 all'area a bassa complessità clinico-assistenziale.
Insieme ai codici, cambiano anche i Pronto soccorso, al cui interno vengono individuate tre linee di attività:
– linea di attività ad alta complessità (per codice 1)
– linea di attività a complessità intermedia (per codici 2 e 3)
– linea di attività a bassa complessità (per codici 4 e 5) articolata in codici minori (con medico); see & treat (a gestione infermieristica con supervisione medica); fast track (invio diretto dal triage alla gestione specialistica).
Inoltre per la complessità intermedia e bassa sono previsti percorsi specifici per i pazienti con bisogni particolari: pediatrico, ostetrico-ginecologico, paziente con agitazione psico-motoria, paziente con disabilità complessa, vittime di violenza (da attivarsi anche nei casi sospetti), malato infettivo (da attivarsi anche nei casi sospetti).
"Il pronto soccorso è per sua natura una delle aree a maggiore complessità all'interno di una struttura ospedaliera – ha spiegato l'assessore Saccardi – nei pronto soccorso della Toscana si registrano un milione e mezzo di accessi l'anno. Abbiamo voluto ripensare l'intera organizzazione, sia per accorciare i tempi di attesa che per assicurare un'attenzione maggiore alle persone più fragili. La nuova organizzazione entrerà in funzione con l'inizio del 2018. Il passaggio dai codici colore a quelli numerici è l'aspetto più evidente, ma in realtà le trasformazioni coinvolgono tutto il percorso dell'emergenza urgenza".