Tutti i fermi durante il week-end del 2 giugno. All’uscita Valdarno, due uomini beccati con 54mila euro in mazzette di contanti, alla Polizia Stradale non hanno saputo spiegarne la provenienza; all’area di sosta di San Giovanni, bloccato un contrabbandiere con 85 chili di sigarette in auto. Altri quattro fermati vicino ad Arezzo, con profumi e smartphone contraffatti
Sigarette di contrabbando, denaro contante ma anche smartphone e profumi contraffatti: tutto sequestrato dalla Polizia Stradale di Arezzo Battifolle, che nel tratto valdarnese dell'A1, nel lungo fine settimana del 2 giugno, ha messo in atto una serie di controlli stringenti, su input della Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, raddoppiando le pattuglie al lavoro.
Proprio all'altezza del casello di Valdarno sono stati fermati due uomini, di nazionalità albanese, a bordo di una Mecedes. Si sono mostrati nervosi agli agenti e, poi, si è capito il perché. Da sotto un sedile sono uscite fuori, avvolte nel cellophane, 10 mazzette di denaro contante, per un totale di oltre 54mila euro: soldi di cui non hanno saputo spiegare la provenienza. Le banconote e l’auto sono state sequestrate e i due dovranno rispondere di possesso ingiustificato di valuta.
Altro fermo all'interno dell’area di parcheggio dell'A1 nel comune di San Giovanni, dove la Polstrada ha fermato un uomo, ucraino, con oltre 85 chili di sigarette lavorate all’estero. Lui è stato arrestato dagli investigatori di Battifolle, che hanno provveduto a sequestrare l’auto e le sigarette, dalla cui vendita i contrabbandieri avrebbero ricavato oltre 12.000 euro.
L'ultimo fermo è stato effettuato invece vicino al casello di Arezzo, dove quattro uomini, di nazionalità rumena, sono stati fermati per un controllo. A bordo dell'Audi A4 su cui viaggiavano sono stati trovati, ben inscatolati ma contraffatti, 130 profumi e 14 smartphone delle più noti marche, oltre a 150 pacchetti di sigarette nascosti nel vano della ruota di scorta. Tutto il materiale, immesso sul mercato nero, avrebbe fruttato circa 10.000 euro, ma è stato sequestrato dalla Polstrada, che ha denunciato i quattro uomini.