L’assessore di Montevarchi interviene dopo la petizione presentata da circa duecento cittadini, per protestare contro l’ipotesi di tagliare il servizio della Trottola, integrativo al nido, che oggi resta aperto fino alle 20. “Iscrizioni in netto calo negli ultimi anni, oggi ne usufruiscono pochi bambini: dobbiamo seguire i princìpi di economicità, decideremo quando avremo i numeri delle iscrizioni”
Non c’è ancora una decisione presa, per il servizio integrativo dell’asilo nido “La Trottola” di Montevarchi: se si riattiverà anche nell’anno educativo 2017/18 si deciderà a fine giugno, quando ci saranno i numeri delle iscrizioni. Lo ha spiegato questa mattina l’assessore al sociale Stefano Tassi, intervenendo così su un caso ormai aperto, anche in seguoto alla presentazione di una petizione da parte di circa duecento cittadini, e agli interventi dei capigruppo di opposizione Grasso e Bertini.
“Quella petizione, l’abbiamo ricevuta dal Protocollo questa mattina – puntualizza Tassi – ma nel fine settimana ho sentito molto parlare di tagli. Ecco, diciamo subito che al momento non c’è proprio nessun taglio: i soldi ci sono in bilancio, dobbiamo solo valutare se riattivare o meno quel servizio”. Domani, intanto, il Consiglio comunale voterà il Regolamento sui servizi educativi alla prima infanzia. “Ma è del tutto simile a quello del 2009, e non prevede alcun taglio, anzi: abbiamo previsto per l’asilo nido più fasce, che comprendano anche il servizio mensa, per soddisfare i bisogni delle famiglie”.
“In quel regolamento – aggiunge l’assessore – è scritto esplicitamente che, in base alle richieste, la giunta si riserva di attivare ulteriori opportunità. In sostanza, se dal territorio si manifesta un bisogno siamo pronti a fornire risposte: ma una buona amministrazione deve operare nel rispetto di tre princìpi, economicità, efficienza e imparzialità di trattamento. E noi vogliamo operare così”.
Perché il servizio integrativo della Trottola (che arriva fino alle 20), che si aggiunge al normale orario dell’asilo nido La Coccinella (che invece chiuderebbe alle 16,30), ha un costo: “Finora è costato 120mila euro l’anno. Quando fu attivato, c’era un effettivo bisogno dal territorio, con liste di attesa e famiglie che avevano bisogno di una risposta in termini di servizi alla prima infanzia. Ma oggi non è più così: il calo delle iscrizioni è stato di oltre il 40%, per i servizi ai bambini fino a 36 mesi”, spiega Stefano Tassi.
Nello specifico, la Trottola era prevista per un minimo di 18 bambini. “Aveva senso, visto che sono necessarie due figure di educatore per garantire l’apertura. Ebbene, quest’anno sono stati soltanto 13 i bimbi iscritti, di cui 5 provenienti da fuori comune. E di questi, solo 4 hanno frequentato l’ultima fascia oraria, quella fino alle ore 20. A questo punto, poiché al 31 luglio scadrà la convenzione con la Cooperativa che gestisce il servizio, prima di decidere vogliamo vedere quante saranno le iscrizioni per il prossimo anno: se saranno abbastanza per considerarlo economicamente sostenibile, come era previsto inizialmente per almeno 18 bambini, siamo più che disponibili a garantire ancora il servizio. Altrimenti, razionalizzare è comunque importante per una buona amministrazione”.
Discorso diverso per l’altro asilo nido comunale, quello della Farfalla, dove le iscrizioni avvengono per ‘pacchetti orari’: anche qui è possibile iscriversi fino alle 20, infatti, ma “finora non ci sono state richieste. Tant’è che oggi è aperto solo fino alle 18,30”, conclude Tassi.