La Chiesa è di origini medievali, fondata prima del 1200. Gli interventi strutturali per mettere in sicurezza il campanile e il tetto sono stati seguiti da un restauro completo, che ha riguardato anche il Crocifisso. Sabato scorso la festa per la fine dei lavori
Si è tenuta sabato l'inaugurazione della Chiesa di San Piero a Viesca, a Matassino, dopo i lavori di restauro che sono stati portati avanti nell'ultimo anno e mezzo: un intervento di messa in sicurezza, recupero e conservazione importante, per l'antica chiesetta che risale ad epoca medievale, e la cui fondazione è attestata secondo alcune documentazioni a prima del 1200, anche se poi negli anni ha subìto modifiche e trasformazioni.
L'intervento ha riguardato prima di tutto la messa in sicurezza del campanile, in cui non si poteva più salire da tempo; poi il tetto, infine le facciate e l'interno. Restaurato anche il campanile conservato all'interno: l'obiettivo dei lavori, infatti, era di mantenere non soltanto la chiesa, ma anche le opere conservate all'interno, segno di una cultura e di una fede radicati nel territorio. I lavori, voluti dalla Parrocchia di Santa Maria Regina al Matasisno, sono stati finanziati con fondi dell'8×1000 e della Comunità Europea con bando Por-Creo tramite la Regione Toscana.
La data scelta per l'inaugurazione dopo il restauro, il 27 maggio, non è stata selezionata a caso: durante i lavori, infatti, è stata rinvenuta all'interno della Chiesa di San Piero a Viesca una pergamena che attestava la Prima comunione di colui che sarebbe poi diventato lo storico parroco di Matassino, Don Torquato Nocentini, che era stata celebrata proprio a Viesca: era il 27 maggio 1917, esattamente cento anni fa.