23, Dicembre, 2024

In viaggio per gli Stati Uniti attraverso la Route 66

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La mitica strada americana è il soggetto del primo libro di Roberto Rossi: il quarantaseienne sangiovannese ha raccolto appunti di viaggio, fotografie e aneddoti in quella che possiamo considerare una vera e propria guida per uno dei percorsi più famosi del mondo.

Un viaggio in macchina percorrendo quella che è conosciuta come la Mother Road grazie alla penna di John Steinbeck e al suo capolavoro letterario “The Grapes of Wrath” (Furore): un percorso raccontato, citato e mitizzato da una gigantesca fetta di cultura occidentale moderna.  Un viaggio che, nell’odierna complessità del suo tragitto originale, è divenuto il primo libro di Roberto Rossi -quarantaseienne sangiovannese- pubblicato lo scorso 5 di Aprile.

“Route 66 – Il Mito Americano” è una raccolta di immagini scattate durante il tragitto compiuto da Roberto con la sua compagna, a corredo di quella che potremmo definire una vera e propria guida per chiunque decidesse di avventurarsi per questa strada, che taglia il continente statunitense quasi a metà, da Chicago fino a Los Angeles.
 

 

Un percorso che è stato ufficialmente dismesso nella sua totalità attraverso una serie di modifiche a partire dal finire degli anni 50, definitivamente cancellato intorno alla metà degli anni 80 e sostituito da strade ad alta percorrenza più comode e moderne. Grazie però all’importanza assunta nella cultura di massa, e attraverso il lavoro di alcune associazioni ed alcuni Stati che si sono impegnati a restaurarne il fondo e la cartellonistica, oggi la Route 66 è una sorta di monumento nazionale per appassionati, ma non certo facile da ripercorrere nella sua originalità.

“Non è semplice pianificare un viaggio su questa strada” racconta Roberto. “Alcuni tratti non esistono, o almeno non sono assolutamente segnalati in alcuni Stati, pertanto il rischio di perdersi è piuttosto alto. Abbiamo percorso la Route 66 nel Settembre del 2013, e al tempo è stato molto complicato reperire notizie relative alle indicazioni di percorrenza in italiano anche sul web, fatta eccezione per alcuni Blog o Forum. Ho per questo dovuto raccogliere molte informazioni per pianificare un viaggio che mi portasse a compiere il percorso originale, tanto che una volta tornato, ho deciso di raccoglierle insieme ad una serie di impressioni ed aneddoti, in quella che di fatto è una vera e propria guida “On The Road”. Abbiamo percorso circa 4000 chilometri che tagliano il cuore degli Stati Uniti, in quella che effettivamente è una strada da attraversare a bassa velocità, il che permette di godersi un tragitto unico tra paesaggi splendidi e soste in luoghi distanti da quello che è visibile viaggiando solo nelle grandi metropoli”.

 

 

All’interno del libro si trovano indicazioni relative al percorso e soprattutto ai luoghi da visitare, anche nella particolarità di città meno conosciute che racchiudono l’essenza degli Stati Uniti, unite dal racconto in prima persona di Roberto in un appassionato “diario di viaggio”. 

“Ho deciso di viaggiare per la Route 66 ispirato dalla numerosa filmografia che ha raccontato i luoghi che la caratterizzano, ed anche grazie alla passione per la musica Rock americana degli anni 50/60/70. Si tratta, ad esempio, di una strada che ha percorso numerose volte Elvis Presley quando si spostava da Memphis, per questo si trovano numerosi motel dove lui ha soggiornato, o locali dove ha suonato, che oggi sono diventati effettivamente delle attrazioni turistiche. Non a caso all’interno del libro è riportata una personale play list di canzoni adatte ad accompagnare chiunque decidesse di imitare il tragitto che ho percorso, che è anche effettivamente ascoltabile attraverso Spotify”.

 

 

Tantissime le storie e i riferimenti incontrati da Roberto durante le due settimane di viaggio, riportati all’interno del libro. 

“Il luogo che mi ha stupito di più è stato un piccolo negozio trovato percorrendo la strada; un negozio di gadget completamente pieno di conigli, che ovviamente non erano in vendita. Il proprietario raccoglie al suo interno proprio i numerosi animaletti trovati feriti nella zona, curandoli e lasciandoli talvolta anche liberi di scorrazzare all’interno: un qualcosa di inaspettato, sicuramente memorabile. Ma sono stati numerosi gli incontri, gli scambi, i racconti che sono rimasti indelebili nella mia mente, ovviamente riportati ed onorati all’interno del libro. Ad esempio quando abbiamo visitato Pontiac, una cittadina dove per la verità non avevamo programmato una sosta, abbiamo conosciuto in modo assolutamente casuale il Sindaco della città. In modo molto amichevole ed accogliente è sceso dalla sua abitazione sotto la quale avevamo parcheggiato la nostra auto, portandoci in giro per quella che effettivamente era la sua città, aprendoci anche il “Route 66 Association Hall Of Fame & Museum”, che in quell’orario era chiuso. La sua disponibilità e il suo entusiasmo, come quello di molte altre persone conosciute in viaggio e ben disposte a condividere con noi storie e racconti dei cosiddetti “anni d’oro” della Route 66, mi hanno lasciato veramente stupito. In ogni caso, per quanto ci siano tratti della mitica strada molto praticati dai turisti (e quindi molto “commerciali”), seguendo il percorso originale si incontrano cittadine dove le persone restano quasi stupite di incontrare due italiani in viaggio (come nel nostro caso), e sono quindi ben disposti a condividere storie ed aneddoti con chi eventualmente ha voglia di ascoltare”.

Per chiunque decidesse di seguire la Route 66 attraverso il racconto di Roberto, il suo libro “Route 66, il Mito Americano” è acquistabile su Amazon al prezzo promozionale di 15 Euro. Sono previste, ma non ancora ufficializzate, alcune presentazioni pubbliche anche a San Giovanni Valdarno: seguendo la fan page del libro, saranno presto comunicati luoghi e date di eventuali eventi pubblici.

 

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