Bocciati dalla Regione Toscana i due emendamenti proposti dal sindaco Chiassai, ma per il capogruppo di opposizione l’obiettivo del Distretto unico del Valdarno resta prioritario: “Non può essere portata avanti da soli, però, serve battaglia comune della Conferenza dei sindaci”
Una "cattiva notizia" e "un atteggiamento politico miope della maggioranza che governa la Toscana verso legittime aspirazioni dei territori": così il capogruppo di opposizione di Montevarchi Democratica, Francesco Maria Grasso, commenta la bocciatura da parte della Regione Toscana dei due emendamenti proposti dal sindaco Silvia Chiassai. Ma Grasso non intende arrendersi: "Non è ancora troppo tardi", sostiene.
L'attenzione dell'ex sindaco di Montevarchi è puntata, ora, soprattutto a un obiettivo, quello del distretto unico del Valdarno, e con un metodo preciso: il favore unanime della Conferenza dei sindaci, "perché non è una battaglia da combattere da soli". Per questo si rivolge alla maggioranza: "Chiediamo di proseguire gli sforzi unitari fin ora portati avanti per raggiungere proficui risultati a favore del nostro ospedale. Da quello che è successo viene spontaneo evidenziare che questa battaglia non può essere portata avanti da soli ma occorre prendere la testa della Conferenza dei Sindaci e insieme agli atri sindaci far votare delibere in questo senso, e insieme andare in Regione a fare una battaglia comune per questo obbiettivo".
Altrimenti, sostiene Grasso, "tutti gli sforzi saranno vani e i percorsi intrapresi, le interviste, i comunicati stampa, le assemblee pubbliche saranno solo un bellissimo 'palcoscenico' per gli amministratori, senza utilità per il distretto sanitario unico e per l'ospedale della Gruccia. Pertanto – aggiunge – mi rivolgo a Silvia Chiassai perché porti in conferenza dei sindaci la posizione unanime di Montevarchi, la faccia votare per poi tornare ancora in Regione".
Quello del distretto sanitario unico del Valdarno, aveva affermato il consigliere regionale Mugnai (FI) al Consiglio comunale aperto, è l'obiettivo da perseguire ad ogni costo. E il capogruppo di Montevarchi Democratica è d'accordo: "Questa è una battaglia storica non solo per la sanità ma per tutti i servizi del Valdarno, oggi diviso fra provincia di Firenze e di Arezzo. Dobbiamo predisporre un ambito ottimale e unitario per tutti i servizi, come rifiuti, acqua, turismo, promozione, distretti industriali, reti infrastrutturali naturalmente coordinati e collegati alla Città Metropolitana".
