Più di cinquecento posti a disposizione in tutta la provincia di Arezzo, in Valdarno il punto di vaccinazione è all’ospedale della Gruccia. Il tetano è una malattia infettiva da non sottovalutare: a gennaio una donna residente in Valdambra è morta dopo averlo contratto lavorando nel campo
Una giornata dedicata alle vaccinazioni contro il tetano in tutta la provincia di Arezzo, con più di 500 posti a disposizione, per abbattere le liste di attesa e sensibilizzare le persone su una malattia infettiva da non sottovalutare. Lo scorso gennaio si è verificato proprio all'ospedale della Gruccia un decesso per tetano: a morire una anziana donna che viveva in Valdambra, e che aveva contratto l'infezione mentre lavorava nell’orto di casa, a dicembre.
I sanitari spiegano che la vaccinazione antitetanica è efficace e ben tollerata, ed è disponibile per tutti gratuitamente. Si può fare in ogni momento dell'anno, così come i richiami per quanti il vaccino lo hanno già eseguito. Quella di sabato prossimo, però, è un'occasione speciale con una giornata dedicata alla prevenzione, con l'obiettivo di portare quante più persone possibili a vaccinarsi.
Per approfittare del Tetano Day occorre prenotare l'appuntamento per telefono, chiamando il numero verde 800.575.800 (da telefono fisso) o 0575.379.100 (da cellulare), attivi entrambi dal lunedì al venerdì in orario 7.45 – 17.30.
Per la zona Valdarno i vaccini vengono effettuati al Presidio ospedaliero Santa Maria alla Gruccia, (nelle stanze 1a 06 e 1a 07, al Piano terra – Area della prevenzione).
Il tetano è una malattia infettiva acuta causata dal batterio Clostridium tetani che può sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni, contaminando la polvere e la terra e può penetrare nell’organismo umano attraverso ferite anche di piccola entità, causando la malattia. Dopo un periodo di incubazione fra 3 e 21 giorni circa, si manifestano contrazioni muscolari, rigidità del collo, difficoltà alla deglutizione, rigidità dei muscoli dell'addome e degli arti; possono manifestarsi anche febbre, sudorazione e tachicardia. Il paziente rimane cosciente e gli spasmi muscolari causano inteso dolore. Nelle forme più gravi è necessario il ricovero in Rianimazione ed il paziente viene sottoposto a terapie intensive anche invasive, quali ad esempio la tracheostomia. La guarigione è lunga, necessita di riabilitazione funzionale e può lasciare delle invalidità. Talvolta l'esito è fatale.